“Ci sono solo due streghe. Quindi una di troppo. In tutto tre.” Dopo la trilogia di Mirta Luna, Chiara Palazzolo ci conduce nel cuore più oscuro del Bosco di Aus: un luogo in bilico tra passato e presente, tra amore e dolore, tra quotidianità e stregoneria.
Nel Bosco di Aus di Chiara Palazzolo (Piemme, 2011) è il classico libro che non ti aspetti, e immergersi nelle sue pagine lascia per un attimo straniti. Lo si fa in punta di piedi. È il testo stesso che lo chiede, con una prosa che è da subito secca e ritmata. A tratti immediata e bruciante, come può esserlo un pensiero o un ricordo. Un artificio narrativo unico nel suo genere, che trascina e avvince a sé il lettore, facendolo correre, galoppare o passeggiare tra le pagine del romanzo, trasportandolo così nel misterioso Bosco di Aus e nella vita della protagonista, Carla.