In arrivo nel 2012 il nuovo film d’animazione Hotel TransylvaniaUscirà nelle sale americane il 21 settembre 2012 il film d’animazione in 3D Hotel Transylvania, diretto da Genndy Tartakovsky (Clone Wars), prodotto dalla Sony Pictures Animation e distribuito dalla Columbia Pictures. Un progetto rimasto a lungo nel cassetto della Sony e che ora si prepara a diventare un successo.
Galeotto fu il valzer con il misterioso cavaliere. Un uomo affascinante che sconvolge il cuore di Mina Harker, coinvolta nella storia d’amore mai raccontata. Un omaggio appassionato e coraggioso al capolavoro di Stoker.Una personale rivisitazione del romanzo che ha dato il la a un genere. Una sfida, da parte di un’autrice che, forte di un solido background letterario, affida la ricostruzione delle vicende al personaggio femminile di Dracula, protagonista di un amore tanto più coinvolgente, quanto impossibile.
I vampiri sono di nuovo sotto la luce (per niente mortale) dei riflettori, pronti a far affiorare i nostri desideri più inconsci e ad esorcizzare le nostre paure. Il fascino che esercitano attraverso lo schermo non è ancora al tramonto (ma forse sarebbe meglio dire “all’alba”)Non un fantasy venato di romanticismo in stile Twilight; nemmeno un gotico in stile Dracula di Bram Stoker: il film, scritto e diretto diretto da Amy Heckerling (Ragazze a Beverly Hills, Senti chi parla), è piuttosto una commedia horror con protagonista l’amore.
Un marchio che grava sul destino di Harriet Brandt. Un atroce passato rimosso a fronte di un presente e di un futuro che odorano di libertà. Ma la libertà costerà cara alla giovane nelle cui vene scorre sangue di vampiro…La libertà e l’amore si presentano come termini inconciliabili nel romanzo di Florence Marryat, opera contemporanea al Dracula di Stoker, che è approdato finalmente anche in Italia. Protagonista della vicenda è Harriet Brandt, figlia di uno scienziato pazzo e di una sacerdotessa voodoo, che, cresciuta in Giamaica, approda in Europa, dove, ammalierà tutti (quasi) con il suo fascino unico. La sua venuta, però corrisponderà a una scia di morti, legata a una maledizione che grava su di lei.
E’ interessante notare come Buffy, più di molte altre serie contemporanee, non sia riconducibile ad un unico genere narrativo ma, anzi, faccia dell’ibridazione una cifra stilistica. L’ibridazione del genere non nasce con la televisione postmoderna, ma è in questi anni che assume un significato di scelta stilistica dell’autore che mette il genere al servizio della narrazione.
Per dovere di cronaca il film su Flash...
Buonasera, vi sono novità?...
Ottimo, vorrà dire che questo volumetto non mi...
E' vero, il d6 system è uno dei...E che c'è da commentare?
Da giocatrice posso dire...
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