True Blood 6×07 “In the Evening”

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Ah, l’amour.

Sarò io, gente, però mi pare che questo episodio di True Blood parli dell’amore, nelle sue diverse fasi e manifestazioni. Attrazione, amore, sesso e tutte le sfumature (parola ormai impossibile: sorry!) di colore fra l’uno e l’altro.

Sookie e Warlow, Terry e Arlene, Jessica e James, ma anche Jessica e Jason, Sam e Nicole, Eric e Nora, Pam e il dottore, Sookie e Bill. Oh, scusate dimenticavo: pure Alcide e Rikki. E, oddio, Sarah e il governatore. Un arcobaleno con tante ombre, ricco nondimeno.

È vero, film, libri, telefilm ce ne parlano sempre in tutti i modi, in tutte le salse, fino alla nausea, ma questo è True Blood, possiamo concedere un poco di attenzione su quel che ha da dire sull’argomento, no? pure in considerazione del fatto che questa stagione, ammettiamolo, non è proprio niente male.

tb 6x07 sook warAbbiamo in questo episodio una specie di valzer di coppie che mixano molte delle possibilità di incrocio fra le persone in un rapporto a due. Cominciamo con Sookie e Warlow. Come sappiamo, Sookie si porta dentro l’angoscia di avere scoperto che i suoi genitori avevano cercato di ucciderla, perché, detto in breve, non potevano accettarla e amarla così com’era. Oppure l’avevano amata a tal punto da preferire vederla morta che diretta verso un certo destino. Il mostro che in teoria avrebbe dovuto ucciderla, invece, è un incredibile fustacchione che vorrebbe sposarla: non solo è un vampiro, elemento che sicuramente le piace – questo è ampiamente assodato –, ma è anche una fata, dunque può capirla molto bene. Però il fustacchione in oggetto vuole per lei un destino che lei non ha scelto e non vuole scegliere e, quel che è peggio, non si spreca troppo a capire che cosa lei voglia. Nell’assenza drammatica di un amore vero, la fin qui sempre romantica Sookie sceglie un sano e fatesco sesso consolatorio. E nel dialogo con Warlow rivendica il diritto di volere anche solo quello. Il vampiro/fata un po’ vecchio stile rimane spiazzato dalla posizione di Sookie, di autentica matrice femminista. “Il corpo è mio e ci faccio quello che voglio”. Qui potete immaginare una mia tirata su quanto sia schifosamente moralista apostrofare sul serio o per scherzo la nostra S. quale “donna poco seria” (qui potete inserire i vari epiteti). Dall’espressione di Sookie, dalla recitazione di Anna Paquin e dalla pettinatura sfatta si può (sempre se si vuole) immaginare invece quanta tristezza ci sia in questo sesso consolatorio.

tb 6x07 sam nicoleIl sesso è sopravvalutato e anche largamente sottovalutato. Sembra gustoso come mangiare un buon hot dog, ma tutti i piaceri hanno delle controindicazioni, la prima delle quali è che non durano e a volte possono far male. Ma mentre ti godi il momento puoi essere anche molto contento. Soprattutto il sesso è un surrogato: come se potessi davvero incontrare l’altra persona lasciando “incontrare” i corpi. Nel frattempo, questa funzione consolatoria, in questo episodio, è certamente apprezzata da Sam e Nicole: il loro copulare nella doccia era pieno di dolce benevolenza, quel tenero accostarsi all’altro la cui fase successiva possiamo osservare in Jason e Jessica.

tb 6x07 jason jessIl nostro impagabile Stackhouse – che o sta nudo o sta in divisa – la cerca, per liberarla, ne ha visto la vulnerabilità nell’episodio precedente quando era come una vittima al macello, la perdona perché le ha visto anche l’anima fra una scopata e l’altra, comprende insomma di averle davvero voluto bene. Quel che resta è puro affetto, che gli consente anche di “rispettare la sua privacy”.

tb 6x07 jes jamJessica e James. Anche qui abbiamo una disperazione di fondo: Jessica pensa che il suo destino è alla fine meritato, decide di accogliere il peggio e il meglio come vengono, vive l’attimo, perché – come pensa anche James – questa faccenda dell’immortalità si è in definitiva rivelata una bufala. La vita finisce e tutte le cose che si volevano fare bisogna dimenticarle. Dai, è chiaro, no? Sta dicendo a noi: “non crederete davvero alla storia dei vampiri!” è il cogli l’attimo, il carpe diem. Mamma mia, tristissimo! niente futuro, niente reale possibilità che il perdono di qualcuno possa davvero valere fino in fondo … E sì, perché Jessica, ripeto è stata abbracciata da Bill, è stata accolta da Jason, ha ricevuto un atto gratuito di generosità da James e questo è bello, indubbiamente dolce, ma non è in definitiva liberante. Morire in quella prigione per vampiri le sembra l’unica possibile giustizia, triste giustizia per qualcuno che avrebbe voluto fare il bene e ha fatto il male.

Ed è la storia di Terry. La cosa migliore che ha potuto immaginare, anche se ha una famiglia che lo ama, se ha Arlene ed è padre di un bambino è un triste scomparire, lasciando soldi e benessere alla sua famiglia, al posto suo. Allora? Non è l’amore l’ultima parola sulla vita? Non risolve? Oh! e me lo dite solo adesso?

Il sesso, dunque, abbiamo assodato, anche quando è estatico, super, struggente perché consumato sull’orlo dell’abisso, da due persone bellissime e tristissime, è solo un’intensa e un po’ inutile consolazione. Bella quanto è bello mangiare o altre cose belle della vita. E però può essere brutta, deludente – sempre perché non risolve – e funzionale a un potere. E qui abbiamo due coppie: Pam e lo psicologo e Sarah e il povero governatore. Sesso strumentale, utile a fini di controllo, droga con cui si vuole instaurare una dipendenza in qualcuno, perché si vuole ottenere qualcosa da qualcuno.

tb 6x07 sarah govIn più può essere un gioco onestamente dichiarato, come per Pam, oppure una tipica menzogna per sé e per gli altri, come per Sarah, il cui personaggio è un capolavoro di grottesco, che raggiunge il culmine quando bacia la testa mozzata del governatore. “Dio è buono”. Nietzsche l’avrebbe amata. La religione, talmente presente nella serie da essere immortalata in quella preziosa sigla, è oltraggiata come si fa con un amante che ha deluso le proprie aspettative, o come un padre che invece di amarti cerca di ucciderti. Eppure non è indifferente, no. Proprio perché è presente. Dio forse è legato al tempo, all’eternità. Ha a che fare con la durata, con un amore che duri oltre il male compiuto e oltre il tempo. E infatti di questo ci parlano, con lirismo e pathos, Eric e Nora.

tb 6x07 sookie arleneLasciatemi un attimo tornare a Sookie: un amore, sicuro, vero – che cioè ami te per ciò che sei – e per sempre. Questo voleva, questo cercava, almeno nel passato, nel legame con i suoi genitori, dato che, nella storia più recente, il rapporto con Bill e quello con Eric non hanno funzionato veramente. Peccato che la realtà le racconti un legame impossibile, come quello di Terry e Arlene, e – a noi che guardiamo – rapporti fondati sul niente, come Alcide e Rikki, che proprio non vogliono la stessa cosa. E la nostra Danger Whore, la nostra cameriera generosa e idealista, tenera e confidente nell’umanità dell’inizio, chiede a Lafayette riguardo alla decisione di Terry: “Come si può arrivare a fare una cosa del genere?”

“Lo fai quando pensi che sia la cosa migliore per tutti” risponde lui.

“E quando mai abbandonare la tua famiglia è la cosa migliore?” Questo non l’estirpiamo, tristezza e tutto, da Sookie, e infatti segue Bill, quando serve. E questo la lega al grande distante di questa stagione: Eric. Lui e Sookie dialogano da lontano.

tb 6x07 eric noraEric e Nora erano amanti, ma prima fratelli, figli generati dallo stesso Godric. Non si sono abbandonati l’un l’altra, come una vera famiglia. Nora non è stata questo personaggio così importante nella serie: la sua utilità si è giocata nel farci capire chi sia Eric, di quanta dedizione sia capace, di quanto amore e di quanta tenacia. Il sacrificio di Nora è valso a far risplendere Eric. Il loro legame – più che amore, più che sesso, più che perdono – è somigliato molto all’eternità, ma alla fine ha generato disperazione. Perché tutto finisce: il sesso, la capacità di sopportare la perenne ingiustizia dell’esistenza, la vita, infine.

Può l’amore davvero vincere tutto questo? Una forza interna incoercibile ci dice di sì – si chiama anche speranza – il male degli altri e quello nostro ci gridano di no. Chi vince? Omnia vincit ….

Ehi, calma!! è solo un telefilm di vampiri!!!

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