Un romance-fantasy ad alto contenuto avventuroso dall’autrice della saga Nuova Terra.
Finalmente disponibile anche in e-book il romanzo breve di Dilhani Heemba, già pubblicato a puntate sul suo blog personale. Le figlie di Ananke propone tematiche care alla scrittrice, specialista in opere fantasy all’interno delle quali romance e avventura si fondono grazie a uno stile fortemente descrittivo che privilegia i dettagli.
La scrittura di Dilhani Heemba, frutto di evidenti contaminazioni culturali, è un fiume in piena nel quale confluiscono generi e suggestioni differenti. Come aveva già fatto all’interno della saga Nuova Terra, anche ne Le figlie di Ananke la giovane autrice raccoglie queste suggestioni, trasformando il suo romanzo in un “racconto di frontiera”. I personaggi stessi, sono frutto di “contaminazioni”, a cominciare dal protagonista, Ryker Mancini, che – come i suoi fratelli – ha origini nord-europee, ma una visione “aperta al mondo”. A fare da cornice alla storia è una Roma contemporanea – le vicende narrate coprono un arco di tempo che dal 2002 si estende sino al 2011 –, città in cui l’autrice vive e di cui restituisce gli scorci più suggestivi.
Le figlie di Ananke sono demoni il cui compito consiste nell’uccidere gli esseri umani per mantenere un equilibrio imposto da un “volere supremo”. A un certo punto, Thari – mezzosangue nata dall’unione di Ananke con un umano – s’innamora di Ryker, giovane dalla vita familiare complessa, segnata dalla tragica scomparsa della madre. A sua volta, il ragazzo non resterà immune al fascino della creatura. E sarà proprio la nascita di questo sentimento proibito a innescare a un susseguirsi di colpi di scena legati alla drammatica decisione che il “volere supremo” ha imposto a Ryker, e a dare il via a una serie di avventure rocambolesche di cui i due innamorati saranno loro malgrado protagonisti.
L’amore contrastato è il perno attorno al quale ruotano tutte le storie nate dalla penna della Heemba (compresa la saga Nuova Terra). Come avviene per Romeo e Giulietta, Ryker e Thari si trovano prima uniti e poi separati dal destino. Una situazione, resa in tutta la sua complessità, che ricalca quella di altri personaggi noti ai lettori del fantasy contemporaneo: da Zoe e Sebastian di Striges, romanzo di Barbara Baraldi, al conte Anghelos, travolto da una serie di amori tormentati nell’omonima trilogia horror di Alessia Rocchi, passando per Luce e Daniel, protagonisti della saga Fallen di Lauren Kate. In ciascuno di questi casi il sentimento tra i due protagonisti viene calato in un contesto dark; Dilhani Heemba si distingue invece per la scrittura solare, che evoca atmosfere e culture differenti.
La multi-culturalità è, infatti, il cardine di uno stile intriso di contaminazioni linguistiche e dominato da scenari esotici. L’autrice è versatile e aperta a diverse modalità e strategie narrative, e dimostra di sapere passare senza difficoltà da momenti di delicato e intenso romanticismo, a vivide e coinvolgenti scene d’azione, dosando sapientemente la suspense.
Se da un punto di vista formale la scrittura della Heemba lascia poco spazio alle critiche, la costruzione della trama presenta talvolta delle lacune. Le figure di Ananke e delle sue figlie, ad esempio, sono appena abbozzate: una scelta che, se da un lato contribuisce a stimolare la fantasia del lettore, dall’altra sembra lasciare insoluti alcuni aspetti della vicenda. Tratteggiato con estrema cura e dovizia di particolari è invece il personaggio di Thari, una giovane combattiva e ribelle, molto simile per temperamento alla protagonista di Nuova Terra. Rispetto a molti romanzi tradizionali, assistiamo qui a un rovesciamento di ruoli: è la figura femminile a rivestire i panni dell’eroina e a esporsi per proteggere l’amato. Nonostante ciò, Ryker non viene fuori come un debole, ma come un giovane che sta cercando di dare un nuovo inizio alla propria vita. L’incontro con Thari, pertanto, agisce da catalizzatore, spingendolo a intraprendere un processo di crescita e cambiamento.
Per concludere, il romanzo breve della Heemba avrebbe forse meritato maggiore respiro – sarebbe stato ad esempio interessante approfondire la situazione familiare di Ryker o i rapporti tra Thari e le “sorelle” –, ma rimane un’opera di indubbia qualità. La scrittura è lineare e fluida, lo stile curato e coerente con le intenzioni dell’autrice che, persino nelle scene più toccanti, come quella finale, riesce a conferire un tocco di leggerezza, evitando di risultare stucchevole.
L’autrice: Dilhani Heemba
Nata nello Sri Lanka, è italiana per adozione. Il suo è un nom de plume: Dilhani è uno dei nomi più usati nello Sri Lanka e significa “piccola stella”; Heemba é una sorta di acronimo delle iniziali del suo primo e secondo nome e del cognome. Sin da bambina, amava scrivere (racconti e poesie), leggere e disegnare. I suoi primi due romanzi non sono ancora stati pubblicati. Nuova Terra è il suo quarto lavoro, di cui ha già terminato il seguito, Nuova Vita. Al momento è impegnata nella stesura di un Urban Fantasy ambientato a Roma. Le Figlie di Ananke. Black Light è suo ultimo racconto. È possibile leggerlo gratuitamente sul suo blog (dilhaniheemba.blogspot.it) o acquistarlo in e-book.