Once Upon a Time ci regala una puntata ricca di eventi
e soprattutto, se non illuminata, almeno epidermicamente allietata dal flashback nel mondo alternativo di Peter Pan.
Nell’intrico sempre nuovo e interscambiabile di tutte le storie fantastiche, che è la cifra distintiva di questa serie, Baelfire, il figlio che Tremotino non volle seguire nel portale magico pur di perseguire il potere, finisce nientedimeno che nello scenario di Kensington Park, dove abita la famiglia Darling.
In una visione riveduta e corretta della storia di James Barrie, Bae, dopo aver vagato per Londra per sei mesi, viene adottato dalla famiglia di Wendy. Il ragazzo conosce bene le conseguenze nefaste della magia e quando una strana ombra con un cappello a punta viene a reclamare uno dei figli maschi per portarlo nell’Isola che non c’è, lui è certo che la cosa non possa finir bene e si offre al posto di uno dei fratellini, per dimostrare la sua gratitudine a chi lo ha accolto, dato che da quel luogo l’ombra non consente che si torni indietro.
Dunque la figura di Peter Pan, almeno fino a questo momento, viene sdoppiata in una inquietante ombra nera e nel generoso Bae, che liberatosi e piombato in mare viene, guarda un po’, tratto in salvo sulla Jolly Roger da Hook naturalmente. E così ecco spiegato come mai Neal sa guidare la bagnarola.
Allora: che cosa abbiamo qui? Un personaggio ambiguo come il sempre giovane Peter, che diventa ipso facto oscuro, non solo perché è visto come un’ombra senza corpo, ma anche perché, come è noto, non voler crescere non è affatto una bella cosa. Il fatto che le fiabe e le storie fantastiche siano rivolte ai bambini o a quegli adulti che si suppone non vogliano crescere forse non si può ritenere casuale. Cioè, stanno parlando con noi? Noi che nonostante tutto Once Upon a Time ce lo vediamo ancora? Il messaggio, messo così, sarebbe piuttosto semplicistico, dato che è la stessa serie a concepire il fantastico come metafora di altro.
Intanto il giovane Bael continua a ripetere che la magia è una cosa brutta e sbagliata e soprattutto richiede sempre un prezzo. Ora “i buoni” forse fanno così. A Storybrooke la controparte adulta, Neal, il fidanzato sfortunato, accusa il padre di non essere cambiato affatto, nonostante le sue dichiarazioni: infatti, perché Rumpelstiltskin avrebbe fatto tanto per raggiungere il figlio per poi ignorarlo completamente? Noi sappiamo perché: Gold sta temporeggiando fra le sue diverse nature, l’Oscuro che potrebbe anche sacrificare il bambino che, secondo la profezia, lo minaccia e il padre e nonno che, se non altro, esita di fronte alla prospettiva di uccidere io proprio nipote Henry e lasciare nella disperazione proprio Neal.
Intanto anche gli sceneggiatori di Once Upon a Time sono stati coinvolti dal fascino della teoria della cospirazione. Le cattive organizzazioni contro cui l’eroe/gli eroi devono lottare sono letteralmente un classico. Questa mi ricorda The Initiative per Buffy The Vampire Slayer nella quarta stagione, che era appunto un’organizzazione governativa per fronteggiare la roba magica e demoniaca che silenziosamente pervadeva il mondo; ma ce ne sono a bizzeffe (Beauty and The Beast, Arrow, Revenge, solo per dirne tre in onda). È dunque questa una svolta di trama interessante per questa nostra serie? Il nuovo nemico è senza volto, costituito da umani che vogliono eliminare la magia. Quindi il legame fra Greg e Tamara è anche un legame di truppa. Se poi si aggiunge a questo lo spauracchio della religione vista come superstizione il pacchetto è completo. Questa sfumatura è suggerita quando Tamara e il compare, che hanno privato dei poteri e rapito Regina per torturarla e carpirne segreti, le sussurrano che la magia è “unholy”, empia. Appunto.
Magia sì, magia no, cospirazioni, bene e male e recidivismi. Hook, infatti, ribadisce che vuole trovare e uccidere Tremotino e basta (che noia); Biancaneve, ancora una volta, salva Regina, per introdurre un po’ di luce nel proprio cuore e perché “nonostante le divergenze siamo una famiglia” (recidivismo grave). Gold, di fronte alla possibilità di fare il figo con la nuova versione di Belle, proprio non resiste e fa il cattivo del tutto gratuitamente. L’Oscuro che insiste a farsi baciare la suola della scarpa dal Dr. Whale? Come siamo caduti in basso! E Lacey scopre che la magia è reale, non fa una piega, fa gli occhi obliqui a Rumple e cosa chiede, fra le tante cose possibili? Si può rimanere giovani? Insomma, la fascinazione della magia corrisponderebbe a una irresponsabilità patologica o a un semplice caso di superficialità idiota?
Forse ci vogliono suggerire che il contrario della magia è la vita, quella cosa in cui bisogna prendersi le proprie responsabilità e in cui si invecchia e a volte si muore. E più spesso, a causa della propria bontà e senso di responsabilità, si finisce in un portale dimensionale che chissà dove ti porta. Forse è un simbolo dei cambiamenti, non lo so. In questo senso ogni giorno dobbiamo sempre barcamenarci fra portali dimensionali metaforici.
Però. Per quanto si possa riconoscere a questo episodio una buona ricchezza di spunti e la piacevolezza della parte del mondo di Wendy, San Bernardo compreso, le figure di Regina e Tremotino – che sono la parte migliore della serie – avrebbero meritato un’evoluzione più intelligente e coerente. E non voglio dire che dovevano diventare buoni, ma ritornare così meccanicamente in questa recidiva fase di stallo, in cui è più comodo fare i cattivi e rimanere anemotivi sembra un escamotage troppo facile. Il soggiogamento a cui Regina ha sottoposto Henry nello scorso episodio quando lui non poteva accettare la distruzione di Storybrooke e il fatto che Gold eviti suo figlio, dopo che ha fatto tanto per farlo tornare da lui, dovrebbero voler indicare che il problema sia la fatica e la responsabilità dei rapporti. Però, nel frattempo, tutti sembrano stare diventando le macchiette di se stessi. Anche David, che si è limitato a sostituire la pistola alla spada, e Regina, che ha semplicemente rivestito la sua faccia dell’espressione che aveva nelle prime puntate.
E poi, quando finalmente Tamara rivela il suo vero volto di traditrice opportunista a Neal ed Emma e finalmente riescono a parlare, che succede? Lui cade di nuovo in un portale. Tenetevi i San Bernardo e ridatemi una storyline decente.