Once Upon a Time 2×19 “Lacey”

Dopo la lunga pausa, ritorna Once Upon a Time!

…e decide di girare un pochino il coltello nella piaga dell’identità di Tremotino, marciandoci senza ritegno. E Belle? è decisamente tempo tempo di uscire dall’ospedale e divertirsi un po’.

Perché sappiamo bene che il pesante dono della preveggenza ha reso il nostro affascinante cattivo consapevole che Henry, il ragazzino che gli ha consentito di trovare suo figlio, è anche la possibile causa della sua rovina.

Dunque, che fare con lui, soprattutto tenendo conto che, insomma, è suo nipote? Così la storia si apre con quello che si capisce piuttosto presto essere un sogno; infatti sarebbe possibile, così, tranquillamente, che la famiglia più disfunzionale del mondo delle fiabe stia lì a festeggiare il compleanno di Henry? L’inconscio urla: può il pur crudele Rumplestiltskin uccidere un bambino? Le identità dell’ex vigliacco del villaggio e dell’Oscuro sono in conflitto. Ma in più in questione c’è anche in genere la bazzecola del Bene e del Male. Lui e Regina sono accomunati da questo dolente andirivieni fra la perfidia del Fine che giustifica i mezzi e l’amore per i loro figli, che esige un cambiamento troppo difficile. Perché difficile è il perdono e difficile è che la gente si possa fidare di loro dopo tutti i voltafaccia. “Se tuo figlio non è stato capace di tirare fuori il buono dentro di te, chi lo farà?” Regina di chi sta parlando esattamente? “Tu non mi conosci” ribatte Mr. Gold.

Regina viene a sapere che Henry è figlio di Neal/Baelfire e siccome sarà pure ambigua nel suo profilo morale (volendo usare un eufemismo) ma stupida non è, capisce che Emma le nasconde qualcosa. Infatti Snow e David hanno vuotato il sacco e hanno rivelato alla figlia della loro intenzione di tornare dall’altra parte, dove forse uno straccio di lieto fine si può ancora trovare. Una piantagione di fagioli magici è l’ideale per procurarsi un comodo portale, peccato che non sia così facile tenere qualcosa nascosto a Regina. Navi pirata, campi coltivati: che altra prova ci vuole che questo incantesimo dell’invisibilità non funziona proprio per niente?

Quindi più che di identità, si parla di appartenenza. Se Regina e Tremotino sono scettici sulla possibilità di “appartenere” a queste famiglie che si sono ritrovati fra capo e collo, anche per Emma e per Neal nasce l’interrogativo se appartengono al mondo reale, in cui tutto sommato si trovano a loro agio – più o meno legalmente – o al mondo delle fiabe in cui pure sono nati.

E poi Belle. Un altro po’ di mitologia Disney per bearci nel romanticismo della Bella e la Bestia e della dolce fanciulla che ha saputo intravedere sotto il pesante trucco del mostro la bontà d’animo di Rumple, perfino quando si mette a torturare qualcuno e poi pretende che lei lavi i grembiuli sporchi di sangue (sic) … e poi un brusco voltafaccia. Scherzo, non tanto brusco! Della Belle buonista, innamorata e amante dei libri un po’ ci eravamo stufati, vero? Forse neanche solo un po’. Questo cambiamento è stato largamente implorato da un buon numero di fan della serie: un briciolo di decantazione con la versione smemorata e poi l’ennesimo trucco maligno di Regina produce Lacey.

Emilie De Raven ha pane per i suoi denti di attrice – e ne siamo contenti – e noi ghigniamo a vedere Mr. Gold in difficoltà a fare innamorare questa ragazzaccia che si rivela essere tutto il contrario della sua controparte fiabesca. L’identità della maledizione ha fatto tabula rasa dell’innocenza di Belle. Lacey è spiccia, sicura di sé, amante del biliardo e degli smanacciamenti sul retro dei locali. Con chi poi? Con lo sceriffo di Nottingham?? E già, perché fra il lusco e il brusco ci siamo beccati pure Robin Hood, Lady Marian e l’untuoso sceriffo in una Sherwood trapiantata nel mondo delle fiabe.

Lacey è una che riconosce la stoffa del duro quando la incontra e quando Gold perde la pazienza a furia di cercare di ritrovare la vecchia Belle con il famoso bacio di vero Amore, quando la memoria del tradimento della moglie gli si rinfocola a causa di Lacey e dello sceriffo che fanno un po’ di carpe diem veloce … beh, rompe gli argini e usa il suo caro bastone non solo per camminare. Ed ecco, lasciando filtrare con entusiasmo la sua parte oscura, ha trovato il modo per arrivare al cuore coriaceo e disincantato di Lacey che lo contempla soddisfatta mentre bastona il tizio senza nessuna pietà. Il risultato sperato è dunque raggiunto? Qualche dubbio rimane, dato che Gold aveva bisogno di Belle per ritrovare il buono che pure alberga dentro di sé, per trovare il modo di evitare di deludere e perdere ancora suo figlio Neal e di uccidere il fresco nipotino.

E Tamara? E Owen? I due strani amanti hanno in serbo per noi la sorpresa dell’uovo di Pasqua. Ma questo famoso pirata, il terrore dell’isola che non c’è, Capitan Uncino insomma, non passa un po’ troppo tempo legato e imbavagliato? Non ci sono proprio più i bei pirati di una volta! Comunque, fanno bene Neal ed Henry a esercitarsi con la spada: prima o poi un bel combattimento generale, con mamma, nonna e nonno ci scapperà proprio.

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