Il tormentone Wonder Woman

“Wonder Woman: È tempo per l’amazzone guerriera di ottenere il suo film?”

Non c’è nulla da fare, gli Americani sono fissati con quella signorina dal costume inverosimile che imperversa su fumetti et alia sin dalla Seconda guerra mondiale.

Quello citato sopra fra virgolette è il titolo di un articolo pubblicato su Hero Complex, rivista online legata al Los Angeles Times che si occupa di “pop culture smascherata”. Il fantasma di Diana, principessa amazzone nata dalla fantasia di William Moulton Marston non ne vuol sapere di evaporare.  Compagna di Superman e Batman alla DC Comics, ha sempre voluto rappresentare con alterne vicende, legate alla storia e alla storia del costume, il necessario empowerment delle donne, in parallelo con la lenta avanzata del femminismo.

In Italia, chi è un po’ agée può ricordare la serie televisiva di Wonder Woman con Lynda Carter come protagonista, prodotta dalla WB e andata in onda dal 1974 al 76 in Usa. Poi, nel 2007 e anche nel 2011 voci si sono rincorse a proposito di film o serie televisive. Anche Joss Whedon si era cimentato con la stesura di una sceneggiatura, ma niente era poi successo. Un pilot era anche stato girato dal produttore David E. Kelley per il network americano NBC con Adrianne Palicki come protagonista. L’esito però era stato infausto: pollice verso per la supereroina amazzone.

Eppure il suo fantasma si aggira nelle stanze delle case di produzione, nelle menti dei creativi e nelle fantasie dei fan dei fumetti. Almeno due elementi stanno a dimostrarlo: un fan film girato dallo stuntman americano e aspirante regista Jesse V. Johnson che, stufo di aspettare notizie certe sulla sua super-eroina preferita, ha deciso di passare all’azione e realizzare il film in base alla sua personale idea. E il risultato non è niente male. Potete vederlo qui.

L’attrice che ha impersonato la principessa guerriera, la sorprendentemente bionda Nina Bergman, viene intervistata a destra e a manca e, quando la notorietà aumenta grazie al web, al giorno d’oggi le possibilità che un vero film si faccia aumentano notevolmente.

Il secondo è un documentario dedicato a Wonder Woman, menzionato più su da Hero Complex, intitolato Wonder Women! The Untold Story of American Superheroines (Donne Meraviglia! La storia mai raccontata delle supereroine americane), che esplora la storia della dea amazzone nei fumetti e nello status simbol di rafforzamento per ragazze e donne.

Potete vederlo qui.

“Io ho adorato l’idea di guardare a qualcosa di populista, come i fumetti, per rivelare le nostre ossessioni culturali e in particolare come i ruoli delle donne sono cambiati nel tempo” ha affermato Kristy Guevara-Flanagan, assistente al Diablo Valley College e regista del documentario. “I racconti dei nostri eroi più emblematici, narrati e ri-narrati nei decenni, delineano nitidamente il cambiamento dei valori. Per qualcuno è Lara Croft, per altri è Buffy the Vampire Slayer, ma tutte noi abbiamo bisogno di quelle icone emblematiche che ci dicono che abbiamo il potere di sterminare i nostri draghi e non dobbiamo aspettare qualcun altro per essere salvate”.

Non c’è nulla da fare: è decisamente tempo di supereroi. Oh, scusate: supereroine!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.
  • RSS
  • Facebook