The Vampire Diaries 4×10: Obbligo o verità?

L’episodio con cui The Vampire Diaries è ritornato in scena dopo il break invernale è stato uno dei migliori in assoluto di questa quarta stagione. Tutto ha funzionato alla perfezione: personaggi, scene mozzafiato, plot twist della storia generale.

Tutto ciò si è potuto concretizzare soprattutto grazie al ritorno in scena di un personaggio molto discusso, ma non per questo meno amato: Rebekah, la giovane sorella di Klaus, perennemente in bilico tra il suo voler essere una ragazza qualunque e il suo terribile status di adolescente immortale da oltre mille anni.

La giovane April risveglia un’arrabbiatissima Becks, che non ci mette molto ad intrappolare Stefan, Elena e Caroline a scuola. Rebekah, desiderosa di conoscere quanti più dettagli possibili su quello che si è persa durante i giorni in cui è rimasta sotto morte apparente a causa del pugnale, obbliga i nostri eroi a giocare con lei. Come sappiamo, i vampiri originari possono soggiogare anche altri vampiri; ed è proprio quello che Rebekah fa con Elena, obbligandola per la prima volta ad essere sincera con Stefan sul reale motivo per cui la ragazza è andata a letto con Damon. È chiaro l’intento di Rebekah: vuole far soffrire Stefan per quello che lui le ha fatto (tradendola insieme a Klaus), ma forse non solo; come sappiamo, tra Becks e Stefan esiste un passato romantico e forse la nostra bella originaria non ha dimenticato proprio nulla dei giorni passati con lui negli anni ’20.

“Non sono andata a letto con Damon per via del sire-bond, ma l’ho fatto perché sono innamorata di lui”. Queste parole pugnalano al cuore Stefan, impossibilitato a sottrarsi a quella dolorosa confessione. E, nonostante una piccola parte di lui potrebbe ancora attaccarsi alla flebile speranza che proprio a causa del sire-bond Elena abbia parlato così, è l’espressione tranquilla e serena con cui Elena lo dice che conferma a Stefan quello che lui teme maggiormente: che lei si sia inevitabilmente innamorata di Damon.

Perché è così grave per Stefan? Elena è stata la sua principale fonte di ispirazione per riuscire ad alleviare tutti i suoi tormenti (primo fra tutti quello di non riuscire a controllare la sete di sangue umano), e forse inconsciamente Stefan si aspetta da Damon un comportamento da fratello maggiore, come se tutto quello che lui volesse fosse intoccabile per il fratello. Stefan non se ne rende conto, ma probabilmente, fin da quando loro erano dei comuni esseri umani, la figura di Damon (per quanto controversa) ha sempre rappresentato per lui un sostituto del padre. Stefan avrebbe voluto che Damon rinunciasse alla ragazza: per lui solo.

Rebekah riesce a farsi raccontare anche della questione cura e, contattando il fratello minore Kol (amante della persuasione con la tortura, come lei e Klaus), rapisce il professor Shane. Shane si mostra stranamente emozionato dalla vicinanza con i fratelli di Klaus e questo ci porta ancora altre domande: quante sono le leggende che effettivamente Shane conosce? E come fa a conoscerle? La curiosità di vedere finalmente un confronto tra Shane e Klaus aumenta a dismisura.

Kol riesce a farsi dire da Shane che la cura è seppellita con Silas e che liberandolo potranno trovare anch’essa: qui lo spettatore rimane colpito dal fatto che sia Rebekah che Kol appaiono conoscere la figura di Silas. Non solo: Rebakah la liquida come storiella per bambini, mentre Kol, lo spietato Kol, sembra averne paura. Questo dovrebbe far riflettere. “Se Silas tornerà, sarà la fine per noi”. A questo punto vogliamo assolutamente conoscere l’opinione di Klaus! E come gli Originari conoscono la storia di questo stregone da leggenda?

Piccola premessa: prima di venir rapito da Kol, Shane aveva rincuorato Bonnie sulla sua reale potenza (la ragazza si era lamentata con il suo professore del fatto che il padre era tornato in città per sostituire il sindaco Lockwood e aveva iniziato subito a criticarla) e le aveva regalato una specie di talismano, una collana creata con un osso umano appartenuto però alla strega Qetsyah. Anche qui, le coincidenze non lo sono mai davvero in questo show. Perché proprio un osso della strega che ha imprigionato Silas è stato regalato a Bonnie? E perché Bonnie, canalizzando il potere derivante dal ciondolo, riesce a salvare la vita a Shane, colpito a morte da Kol? Questo è davvero un tipo di magia che non innervosisce le streghe? O Shane sta solo cercando di tranquillizzare Bonnie? Perché Bonnie sembra aver bisogno dell’approvazione di Shane a tutti i costi? La nostra strega si sente sola dopo l’allontanamento definitivo della figura di sua nonna e ha bisogno di contare su qualcuno o c’è di più?

Perché tra lei e Shane si è creata da subito questa empatia emozionale? Il professor Shane, con la sua aria inquietante e la sua ossessione per Silas, diventa ogni episodio sempre più un rompicapo, o forse la soluzione di tutti i misteri.

Elena e Stefan hanno un altro duro confronto dopo le domande a bruciapelo di Rebekah e, mentre la ragazza cerca di spiegare a Stefan le sue ragioni, il vampiro, preda di una terribile sofferenza, chiede a Rebakah di farsi cancellare la memoria per dimenticare sia il suo amore per Elena che tutto quello che i due hanno passato insieme. Affermazione davvero scioccante. Becks naturalmente non ha alcun interesse ad alleviare il dolore di Stefan e quindi rifiuta.

Stefan potrebbe aver mentito: poco dopo, infatti, lo vediamo complottare con Rebekah per riunire le loro forze e arrivare alla cura. Stefan sottolinea quanto odi il fratello e Becks, contando sul fatto che stavolta Stefan ha davvero un motivo per volere la cura, gli crede. Per questo ci sono ragionevoli dubbi sul fatto che Stefan abbia finto di volersi far cancellare dalla mente il ricordo di Elena: per poter avere la fiducia di Becks. O forse no. Vedremo.

Elena intanto, dopo la scossa che il crudele gioco di Becks ha provocato al suo rapporto con Stefan, decide di confessare a Damon di aver capito di amarlo. Glielo confessa dolcemente al telefono, con l’espressione timorosa tipica di una ragazza che ha paura che le sue parole possano venir fraintese. In tutta la scena (indimenticabile davvero) rimane impressa l’espressione di Damon, che per la prima volta probabilmente si sente dire “Io ti amo” e quelle parole paiono cancellare un’eternità di dolore, di rinunce e di perdite. Lo sguardo di Damon, incredulo, che si rivolge al cielo stellato per un attimo, è apparso a molti telespettatori una dichiarazione di gioia verso Alaric: “Hey, amico. La ragazza vuole me. Per una volta, Lei vuole me”. Damon, a quel punto, chiede ad Elena di raggiungerlo subito. Lui lo sa e i telespettatori lo sanno che le parole della ragazza potrebbero esser dettate dal sire-bond, ma semplicemente non importa. Non importa agli spettatori e non importa a Damon. Il momento, nella sua semplicità, è stato così romantico che non serve analizzare il perché è successo: è successo. E per ora questo basta. Uno step per volta.

A Damon, abituato a non avere mai niente, basta anche un piccolo passo avanti come questo. È un piccolo attimo di pace per la sua anima affamata e nulla potrà portargli via la gioia di quel momento. Mai più. È stato il solo momento nella sua vita di privazioni in cui veniva scelto consapevolmente. 

E il nostro ibrido licantropo-vampiro originario? Klaus si associa a Damon nel cercare di accelerare il processo di completamento del tatuaggio di Jeremy e quale miglior tattica se non sterminare e trasformare in vampiri l’intera clientela di un bar nei paraggi? Coraggio Jeremy: mostra le tue nuove abilità. Klaus docet: TIC TOC.

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