The Vampire Diaries 4×09: Winter Wonderland

È Natale a Mystic Falls, e quale migliore occasione per regalare all’intera cittadina un po’ di gioia, pace e serenità se non l’ennesimo evento sociale?

Prende così vita il Winter Wonderland: atmosfera festante, una scenografia innevata e bambini che corrono felici per le strade. Sarà questo il gradevole scenario che farà da sfondo all’episodio di Natale? Ovviamente no, perché per i nostri protagonisti l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e la quiete è delicata ed effimera come un fiocco di neve.

Partiamo dai drammi sentimentali: Damon è turbato dal fatto che i sentimenti che Elena nutre nei suoi confronti potrebbero essere dettati solo dal legame neo-vampiro/sire che li unisce. All’inizio dell’episodio lo vediamo “ridestarsi” da una notte insonne: la giovane è al suo fianco, silenziosa. Non vuole fargli pressione, eppure è restia ad andarsene. Qualcosa dentro di lei le suggerisce che il suo posto è accanto alla persona amata. Damon, però, non sa se questo amore sia sincero, oppure frutto dell’asservimento, e questo tarlo lo spinge ancora una volta a mettere in discussione la sua relazione con la ragazza. Elena, tuttavia, rifiuta di darsi per vinta e lo invita a seguirla alla casa in montagna, dove Bonnie sta cercando di aiutare Jeremy a reprimere l’istinto che lo spinge ad attentare alla vita di qualsiasi vampiro abbia la sfortuna di trovarsi sua strada, prima tra tutti la sorella.

Intanto, Stefan, sempre più preoccupato dalla vicinanza tra la sua – ormai ex – ragazza e il fratello maggiore, si reca da Klaus per ricevere aggiornamenti sulla ricerca della cura. In particolare, chiede all’Antico di mostrargli la spada recuperata in Italia, un oggetto prezioso che permetterà loro di decifrare la mappa/tatuaggio incisa sul corpo di Jeremy una volta che questa sarà completata. Le dinamiche che si creano tra questi due vampiri quando sono insieme non mancano mai di catturare l’interesse dello spettatore. Nonostante a tratti s’intuiscano ancora gli echi di una vecchia amicizia, Stefan e Klaus si studiano come due predatori: il primo restio a credere alle parole e ai gesti dell’altro, il secondo incapace di fidarsi di chiunque.

In vista della serata di beneficienza natalizia, Klaus – con la sua consueta e beffarda arroganza – decide di donare una sua opera affinché venga battuta all’asta. Si tratta un dipinto che raffigura un cristallo di neve imprigionato nell’oscurità. La scelta del soggetto è alquanto significativa, e Caroline, che ormai sembra aver compreso la natura patologicamente schiva del vampiro originario, non stenta a cogliere l’allegoria. A dispetto delle resistenze della giovane, tra i due esiste ormai una sintonia difficile da negare.

Ma non c’è tempo per i sentimentalismi. Come sappiamo, Tyler sta infatti cercando di mettere fuori gioco Klaus, rivoltandogli contro i suoi stessi ibridi. Sciolti dal legame di asservimento nei confronti di colui che li ha creati, i membri del branco pianificano di attaccare l’Antico e di far sì che una strega  “trasferisca”  la sua anima in un altro corpo (meno potente di quello attuale), impedendogli così di fare altro male. Hayley si assume la responsabilità di trovare una strega in grado di portare a termine il rituale, mentre Tyler si offre di “ospitare” Klaus. Naturalmente, questa scelta estrema suscita il panico e l’indignazione di Caroline, che non accetta che il suo ragazzo si trovi ancora una volta nella terribile situazione di non essere padrone del proprio corpo. Tuttavia, Tyler si mostra risoluto e non si lascia intimidire dalle parole di Caroline. Al contrario, una volta messa a parte la giovane della sua decisione,  il mannaro si reca dalla madre per spiegarle la situazione e salutarla, ricevendo da lei parole cariche di orgoglio e sostegno. Ciò che, purtroppo, Tyler ignora è che Hayley non ha la minima intenzione di adempiere al suo compito e che le cose non andranno affatto come lui crede: la ragazza vuole solo portare a termine il suo accordo con Shane e procedere al sacrificio dei 12 ibridi.

Frattanto, allo chalet, l’enigmatico professore si è unito a Bonnie nel tentativo di aiutare Jeremy a reprimere i suoi istinti da cacciatore. L’espediente cui i due fanno ricorso è piuttosto semplice: attraverso l’ipnosi, sperano d’indurre il ragazzo a dominare il suo odio verso i vampiri opponendovi un sentimento altrettanto forte. Shane tenta dunque di far riaffiorare l’affetto di Jeremy per la sorella rievocando alcuni ricordi della loro infanzia, ma non ottiene alcun risultato. Sarà Damon a suggerire di far leva sull’amore che il ragazzo nutre ancora per Bonnie per placare la sua sete di sangue. Questa volta l‘esperimento ha successo: il giovane Gilbert prova ancora l’istinto di cacciare e uccidere vampiri, ma non le persone a cui più è legato.

Risolto il “problema” di Jeremy, Shane, conversando con Damon ed Elena, rivela che, anche senza l’aiuto della spada recuperata da Klaus, è possibile arrivare alla cura per il vampirismo. Per farlo basterebbe risvegliare Silas, lo stregone che, nel tentativo di riportare in vita la donna amata, era riuscito a creare un incantesimo in grado di sconfiggere la morte. Grazie a lui, i nostri beniamini avrebbero la possibilità di scoprire il modo per annullarlo. 

Ci troviamo a questo punto di fronte al classico plot-twist: per far sì che Elena possa ritrovare la sua umanità, i ragazzi saranno costretti ad aiutare Shane a risvegliare l’anima di questo antico stregone. Purtroppo, ciò che ancora risulta oscuro sono le reali motivazioni del professore.

Alla luce delle ultime rivelazioni, Stefan e Caroline, che nel frattempo stavano cercando di ritardare l’attacco di Tyler e degli altri ibridi ai danni di Klaus –  detentore della spada che sino a quel momento costituiva l’unica chiave per arrivare alla cura –, possono optare per una soluzione alternativa. La bionda vampira suggerisce  d’imprigionare l’anima Klaus nel corpo senza vita di Rebekah. Tyler, seppur turbato dal fatto che Caroline avesse rivelato i suoi piani a  tefan, non può fare a meno di riconoscere la bontà dell’idea,e si mostra ben felice di non dover sacrificare il proprio futuro. Hayley, però, non può permettere che la loro missione vada in porto e, dopo aver messo temporaneamente fuori combattimento Caroline, informa Klaus di cosa sta per succedere. Conscia che l’ira di quest’ultimo sta per abbattersi sugli ibridi, in un estremo tentativo di risparmiare Tyler – a cui, nonostante tutto, sembra davvero legata –,  lo informa che non esiste alcuna strega e gli consiglia di fuggire dalla città.

Stefan, nel frattempo, ha raggiunto Klaus alla festa. Assistiamo quindi a uno dei momenti più intensi dell’episodio: il primo, vero confronto tra Stefan e Klaus dalla loro rottura negli anni ’20.  Il minore dei fratelli Salvatore, introdottosi a casa dell’Antico in cerca della spada, ha infatti rinvenuto tra gli effetti personali di quest’ultimo alcune appartenute alle sue vittime. Nonostante Stefan possa intuire le ragioni che hanno spinto l’ibrido a conservarle, sceglie di porgli una domanda diretta a riguardo.

La risposta di Klaus giunge cristallina e diretta: «La solitudine, Stefan. Entrambi conserviamo qualcosa delle nostre vittime perché quando abbiamo la loro vita in mano c’è un piccolissimo momento in cui rimpiangiamo quello che stiamo facendo. Ma non possiamo opporci, e conservare il ricordo di questo ci aiuta a non dimenticare che, quando tutto è finito, rimaniamo inesorabilmente soli».

Per la prima volta in quasi 100 anni, Stefan scorge in Klaus un’assoluta sincerità, e non solo: le sue parole racchiudono alla perfezione la filosofia di questo mostro solitario. Il simbolismo del cercare di trattenere, anche solo per un istante, la vita sottratta a qualcun altro è legato alla consapevolezza  di non poter mai più tornare a essere altrettanto vivi. Ma si tratta di una sensazione effimera, perché non appena quella vita viene recisa una volta e per tutte, lo stigma della solitudine diventa sempre più inesorabile.

Stefan e Caroline, ignari che Klaus sia stato informato del complotto e ritenendolo in pericolo, mostrano per la prima volta un pizzico di empatia nei suoi riguardi: il vampiro originario non è diverso da loro. In questa storia nessuno è innocente. Tutti si sono macchiati di qualche colpa. La crudeltà e la freddezza di Klaus, però, trascendono ogni immaginazione, così lo spettatore assiste attonito e impotente mentre la sua cieca furia si abbatte sugli ibridi che, ignari, attendevano nel bosco l’arrivo di Hayley e Tayler.  I toni soavi di un canto natalizio accompagnano le movenze eleganti dell’Antico mentre dispensa la morte con spietata efficienza. Nessun figlio si salva dalla furia del padre tradito. 

Quello che doveva essere il luogo in cui gli ibridi avrebbero dovuto far ripartire le proprie vite, sfuggendo al gioco del tiranno che le aveva reclamate, si trasforma così nella loro tomba. In una lenta danza mortale, un apatico Klaus pone fine all’esistenza di quella stessa “famiglia” che per centinaia d’anni aveva atteso di creare. Ancora una volta, il suo desiderio di essere amato, accettato, è brutalmente spazzato via dagli eventi.

La scena, magistralmente interpretata da un Joseph Morgan in stato di grazia, richiama alla mente quella della terza stagione in cui il potente vampiro aveva urlato alla notte tutta la sua frustrazione per non essere riuscito a trasformare nemmeno un licantropo. È proprio la profonda solitudine di questo personaggio a suscitare la compassione dello spettatore, che finisce paradossalmente col comprendere il suo bisogno atavico e prepotente di punire in maniera tanto atroce l’ennesimo tradimentoÈ solo dopo essere giunto nella cripta e aver ucciso il suo ultimo figlio, che Klaus permette finalmente a se stesso di respirare.

Damon, intanto, ha preso la durissima decisione di lasciare andare Elena. La ragazza non condivide la sua scelta, ma sa che non potrà opporvisi, poiché per un vampiro asservito i desideri del sire vengono prima di qualsiasi altra cosa. Nonostante il suo corpo le dica di allontanarsi, la giovane indugia un istante per un ultimo bacio, dietro il quale s’addensa una lunga serie d’interrogativi: quali sono i reali confini del sire-bond? E quanto è in grado d’influire sui sentimenti?

A tutte queste domande – che da settimane tormentano il fandom dello show – verrà data una risposta prima della fine della stagione?

Intanto, l’episodio si avvicina al suo epilogo. Un Klaus esausto incede con passo lento e mesto verso Carol e, con voce impastata – dal dolore o dall’ebbrezza – , le domanda dove si trovi Tyler. Alla donna basta uno sguardo ai suoi vestiti laceri e coperti di sangue per  capire che il figlio sta per essere giustiziato. A questo punto, l’Antico sembra riprendere vigore, e il suo sguardo viene attraversato per un attimo da una scintilla di divertimento.

Conscio dell’ironia quasi poetica della situazione, il vampiro annega Carol in una fontana, consapevole di recidere l’ultimo legame di sangue rimasto a Tyler. Ora, entrambi hanno perso la loro famiglia. Il messaggio lanciato è inequivocabile:  chiunque osi mettersi contro di lui firma la propria condanna.

 

 

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