Il ritorno di Twin Peaks: realtà o fantasia?

A oltre vent’anni dalla frettolosa chiusura, si parla di una possibile terza serie della serie cult di David Lynch e Mark Frost

La tv degli anni ’90 fu segnata dalla prima serie tv evento che la televisione ricordi: Twin Peaks. Precorrendo i tempi di quasi vent’anni, David Lynch e Mark Frost crearono una serie tv di grandissima qualità, che si staccava dai serial allora convenzionali e puntava sui misteri e sugli sconvolgimenti della trama. Molto prima di Lost e di J.J. Abrams.

Nonostante il tormentone “Chi ha ucciso Laura Palmer?”, la serie fu chiusa dopo solo due stagioni (a causa di un brusco e irrimediabile calo d’ascolti), che comunque furono sufficienti per trasformare Twin Peaks in un serial cult. Visto il brusco e incompleto finale (parzialmente migliorato dal film prequel Fuoco cammina con me), le voci di una possibile terza serie si sono rincorse per molto tempo e ora sembrano aver preso nuovo vigore.

Nell’ultima battuta andata in onda nel 1991, Laura Palmer dice all’agente Dale Cooper: “Ci vedremo tra venticinque anni”. 2016, quindi. Una data che ha stimolato la fantasia degli appassionati. Alcuni voci sostengono che David Lynch si sarebbe incontrato con i dirigenti della NBC per discutere della nuova stagione, che coinvolgerebbe tutto il cast originale. La tesi sarebbe avvalorata dalle parole di Robert Engels, autore e produttore esecutivo, che qualche tempo fa ha dichiarato: “avevamo già pronta la trama principale che avrebbe dato ampio spazio alla storia dei doppelgänger e abbiamo discusso la possibilità di un salto temporale in avanti di dieci anni, ma quando abbiamo visto i numeri calare abbiamo capito che era finita“.

Un’ipotesi suggestiva che però suscita molti dubbi. In un periodo di grande fulgore per le serie tv come il presente, avrebbe veramente senso rispolverare una serie di ventidue anni fa che, peraltro, non è mai riuscita a fare grandi ascolti? Oltre ai dubbi, poi, c’è da considerare le secche smentite di tutti gli interessati che, tramite interviste o twitt, hanno ribadito l’inesistenza di questo progetto.

Nonostante le evidenze, gli appassionati continuano a sperare.

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