Lo spin off autoconclusivo della Evernight series di Claudia Gray, tra successo e delusione
L’annuncio della pubblicazione di questo libro è stato accolto in parte con sospetto e in parte con una certa aspettativa, entrambi legittimi. Balthazar è infatti uno spin off autoconclusivo della seguitissima Evernight series che, seppur gravata da una certa farraginosità e da un finale che non ha soddisfatto pienamente tutti i fan, è riuscita a conquistare il cuore – e a farlo battere parecchio – di molti lettori con una storia d’amore meravigliosa – in qualche modo ispirata al dramma shakespeariano Romeo and Juliet – dotata di quella particolare magia che coinvolge dal primo incontro dei due amanti, e con un world building piuttosto interessante, cupo e originale.
In quanto spin off, quindi, il libro avrebbe potuto mantenere l’alto livello della saga madre, ma anche risultare un insipido tentativo dell’autrice di dare degna conclusione al destino sospeso di un personaggio molto amato, pur senza avere una vera storia da scrivere. In altre parole, avrebbe potuto trattarsi di una forzatura per accontentare i fan rimasti delusi per lo sfortunato ruolo ricoperto nella serie madre da Balthazar, personaggio che ha acquisito nei vari libri differenti valenze, a volte mero comprimario, a volte quasi possibile usurpatore del ruolo di coprotagonista nella coppia dei due amanti – sostituendosi a Lucas nel cuore di Bianca –, ma che in conclusione ha perso molto più di quanto non abbia ottenuto.
Il romanzo ha dato ragione a entrambe le attese, quella fiduciosa e quella più critica. Pur risultando gradevole grazie alla presenza di numerosi e a tratti suggestivi brani sul lungo e doloroso passato umano e vampiro di Balthazar, e sfruttando alcuni dei molteplici e interessanti sviluppi offerti dal world building della serie madre, Balthazar non riesce tuttavia a conquistare e a convincere. La protagonista, Skye – incontrata nell’ultimo capitolo della Evernight series, ma presto svanita dalla memoria di molti lettori –, è uno di quei personaggi affidabili dai quali ci si aspetta facciano sempre la cosa giusta, ma finisce col risultare anonima e sbiadita e con l’essere sistematicamente offuscata prima dall’apparizione di Bianca –figura ben più carismatica, che trova sempre il modo di brillare –, e poi dalla cupa ma sempre incisiva presenza di Charity, la sorella psicotica di Balthazar. Lo stesso Balthazar, che ha avuto altri quattro libri per farsi amare e ha qui a disposizione molti brani per farsi conoscere ancora meglio, non riesce mai a emergere in modo netto sui meglio caratterizzati e più accattivanti antagonisti, né ad accendere la storia d’amore, che manca di magia e cresce in modo banale e insapore tra uno scambio di sms e una sbirciatina alle lunghe gambe di lei sotto al banco.
Insomma, a conti fatti, forse la Grey aveva davvero una storia da raccontare, ma non è stata in grado d’infondervi quella freschezza e quell’atmosfera magica che caratterizzavano la serie principale, di cui qui non troviamo né la potenza narrativa né la capacità di coinvolgere ed emozionare. Balthazar è un romanzo che si fa leggere volentieri, che scorre con discreta fluidità, che magari non annoia, ma che difficilmente troverà posto nello scaffale degli “indelebili” nel cuore dei lettori.
EVERNIGHT SERIES
1. Evernight (USA ) – Evernight (Mondadori aprile 2009)
2. Stargazer (USA marzo 2009) – Stargazer (Mondadori gennaio 2010)
3. Hourglass (USA marzo 2010) – Hourglass (Mondadori gennaio 2011)
4. Afterlife (USA marzo 2011) – Afterlife (Mondadori ottobre 2011)
Spin off Balthazar (USA marzo 2012) – Balthazar (Mondadori 2012)