C’è una cosa che non manca mai a Mystic Falls: gli eventi sociali. La parata dei fondatori si avvicina ed è giunto il momento di eleggere una nuova reginetta.
A occuparsi dell’organizzazione è ovviamente Caroline, la Miss uscente. Quest’anno, però, la bella vampira non figurerà tra le pretendenti al titolo e non avrà per accompagnatore uno degli scapoli d’oro delle famiglie dei fondatori: a reclamare il privilegio di farle da cavaliere è, infatti, Klaus, cui Caroline aveva promesso un appuntamento in cambio del suo aiuto per risvegliare il cacciatore che è in Jeremy.
Questa piccola concessione farà guadagnare a Tyler e Hayley un altro giorno per liberare gli ibridi dal loro asservimento. E, mentre Tyler sembra essere più consapevole della sofferenza provata dalle vittime della maledizione, Hayley pare decisa a non farsi distrarre da nulla pur di raggiungere il suo obiettivo. La nostra bella licantropa ha veramente voglia di fare giustizia o sta nascondendo qualcosa?
Elena, intanto, si trova a un bivio: dopo la dolorosa rottura con Stefan, deve trovare il modo di confessare a Damon i propri sentimenti. Ma prima, come è normale che sia, prova a confidarsi con Caroline, la quale non solo la mette in guardia sulle (perenni) cattive intenzioni di Damon ma, senza mezzi termini, le fa notare che l’amore che la lega a Stephan è troppo importante per essere messo a repentaglio da quella che, dal suo punto di vista, non è che un’infatuazione passeggera.
Archiviate le questioni di natura personale, le due amiche aiutano April nella scelta dell’abito per la cerimonia. Quando Damon arriva per un saluto – o, forse, per il semplice gusto d’innervosire Caroline –, assistiamo a un fatto curioso: entrambe le ragazze consigliano ad April di indossare l’abito blu, mentre Damon non fa mistero di prediligere quello rosso. Basta un attimo: i sui occhi incrociano quelli di Elena, e la giovane cambia idea , ammettendo che il vestito scelto dal maggiore dei fratelli Salvatore mette maggiormente in risalto la bellezza dell’aspirante Miss.
Caroline non perde occasione di rimarcare il repentino ripensamento dell’amica, ma quest’ultima non coglie la provocazione e, senza aggiungere una parola, insegue Damon, che nel frattempo ha lasciato la stanza. Il ragazzo le fa subito capire che è a conoscenza di quello che è successo tra lei e il fratello e, con il suo solito fare scanzonato e divertente, le dice che non intende certo fingere di essere dispiaciuto. Elena, a questo punto, gli domanda se Stefan gli abbia spiegato il motivo della loro rottura, e il vampiro, innocentemente, le risponde di no.
«Sei tu». Le parole di Elena giungono come una sferzata d’aria fresca sul volto stanco e tirato del ragazzo, mentre nel suo sguardo si alternano incredulità, gioia, stupore, meraviglia, amore. Questi sentimenti, in particolare l’incredulità iniziale, ci aiutano comprendere appieno l’indole del personaggio. Nonostante Damon sia consapevole che, anche da umana, la ragazza fosse legata a lui, il suo considerarsi un egoista senza possibilità di redenzione gli impedisce di reputarsi degno dell’amore di Elena, e non solo agli occhi di Stefan o del resto del mondo, ma soprattutto ai propri. Questo vampiro spavaldo e apparentemente sicuro di sé non ha mai preso davvero in considerazione la possibilità di essere scelto, soprattutto quando il rivale è uno Stephan che ha ritrovato il suo lato umano e che, sulla carta, è una persona migliore di lui. La decisione di Elena appare dunque come una rivincita per Damon, non tanto nei confronti dell’amato fratello, ma di una vita trascorsa cercando di non rivelare mai il suo vero io. Nel frattempo, il nostro Jeremy sta sperimentando sulla sua pelle cosa significhi essere “uno dei cinque”. E non parliamo solo di una forza fisica maggiorata e di sensi acuiti, ma dell’impellente desiderio di uccidere vampiri: un problema piuttosto serio quando la maggior parte dei tuoi amici, nonché la sorella con cui dividi casa, appartengono a questa categoria.
Come se non bastasse, Stefan – dietro “gentile” sollecitazione di Klaus – si sforza di aiutare il ragazzo a completare il tatuaggio il più presto possibile. Per farlo, seleziona con cura le sue vittime: fuorilegge impenitenti che, una volta vampirizzati, vengono serviti al cacciatore su un piatto d’argento. Un piano non privo di logica, ma non per questo meno gravoso per l’equilibro psichico di Jeremy. Giunto il momento della presentazione delle aspiranti Miss, la nostra barbie vampiro si trova al suo appuntamento forzato con Klaus e, come spesso accade quando questi due personaggi entrano in rotta di collisione, i tentativi della giovane di servirsi del proprio fascino per distrarre l’ibrido al fine di perseguire i suoi scopi, si trasformano in gradevoli istanti di complicità tra i due. È affascinante osservare come Klaus – definito a ragione la creatura più potente e pericolosa del pianeta –, sembri abbandonare la sua corazza e la sua freddezza per flirtare come un ragazzo qualunque con la bella di turno. Nei momenti trascorsi con Caroline, emerge sempre un Klaus più umano. La scena in cui lui le rilegge – con aperta ironia – la domanda di ammissione al concorso di Miss Mystic Falls dell’anno precedente, ci regala un Klaus giocoso e rilassato, ma soprattutto ci mostra una Caroline sbarazzina, sorridente e, per la prima volta dopo molto tempo, spontanea.
Viene da chiedersi se la bella vampira sia conscia della perfetta alchimia che sembra crearsi con l’Antico, e se non sia solo la sua spiccata moralità a imporle d’ignorarla. Quella che era cominciata come una chiacchierata giocosa, assume toni più seri quando Caroline tira in ballo la cura per il vampirismo e domanda a Klaus se abbia mai pensato di servirsene e di tornare a vivere da umano. In un raro momento di onestà, il vampiro originario confessa che una volta, guardando un colibrì, si era trovato a interrogarsi su cosa significasse essere una creatura indifesa, costretta a lottare attimo per attimo per restare in vita. Ancora una volta, le allusioni e i ricordi di Klaus contribuiscono a fare di lui un “mostro” anomalo: un essere chiuso e diffidente, eternamente condannato alla solitudine. A dispetto del suo fare arrogante, questa tensione verso la vulnerabilità riflette un desiderio di lottare ogni secondo per trovare un senso, uno scopo, alla propria vita. Ma dopo aver sciolto la maledizione, dopo aver perso (ancora una volta) tutti i suoi fratelli di sangue e, forse, anche la possibilità di trovare una famiglia surrogata nei suoi ibridi, cosa può dare uno scopo all’esistenza di Klaus? Forse l’amore vero di una giovane donna che diceva di odiarlo. Forse.
Intanto, Jeremy, ormai schiavo dei suoi istinti da cacciatore, cerca di uccidere Elena. A salvarla sarà Stefan, al quale spetta anche l’ingrato compito di spiegarle come stia tentando di aiutare il ragazzo a completare il marchio che li condurrà alla cura, permettendole così di ritornare alla normalità. In momenti come questo, Stefan si dimostra del tutto cieco di fronte a una realtà che nulla potrà mai cambiare: la ragazza che lui amava e che di lui era innamorata è morta una notte, sul fondo del fiume. Elena non sembra condividere l’ossessione di Stefan per la cura, e il fatto che lui non abbia esitato nemmeno di fronte alla possibilità di danneggiare Jeremy pur di ottenerla la riempie di risentimento e orrore.
Rabbiosa e delusa, la giovane gli chiede di lasciarla andare.
Lasciatoci alle spalle l’ennesimo, teso, confronto tra Elena e uno dei fratelli Salvatore, abbiamo la conferma che Hayley non sta agendo per puro spirito caritatevole – sentimento che invece anima Tyler, oltre alla voglia di liberarsi in fretta di Klaus, soprattutto dopo aver notato la sua complicità con Caroline –, ma per motivi molto personali. Come non tarderemo a scoprire, i dodici ibridi liberati dal legame d’asservimento servono al professor Shane per praticare un particolare incantesimo, e la mannara ha acconsentito a consegnarglieli in cambio d’informazioni sull’identità dei suoi genitori biologici.
Sul finire della puntata, Elena, consapevole di non poter più vivere sotto lo stesso tetto del fratello, decide di trasferirsi a casa Salvatore e, in un momento di sconforto, confessa a Damon che nessuno dei suoi amici e familiari sembra più riconoscerla da quando si è trasformata. Innamorato e diretto come non mai, il vampiro pronuncia le uniche parole in grado di scaldarle il cuore: «Non ti ho mai vista così viva». Basta questo a far divampare la scintilla che da troppo tempo covava sotto la cenere e, finalmente, i due si lasciano andare a un momento di intimità reale, senza barriere, né paure, né ripensamenti.
Sarebbe il coronarsi ideale di una stupenda storia d’amore… se Caroline e Stefan non elaborassero una teoria tanto assurda quanto credibile: il trasporto improvviso di Elena verso Damon potrebbe essere il risultato di qualcosa che loro hanno già visto, anche se in altra forma. Elena non sarebbe innamorata di Damon, bensì asservita a lui.