A Song of Ice and Fire Roleplay – Green Ronin

Siete pronti a giocare all’unico gioco in cui si vince o si muore senza posizioni intermedie? Siete pronti per il gioco del trono?

Dato l’incredibile successo de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, era inevitabile che iniziassero a sorgere le prime conversioni atte a creare un gioco di ruolo sulla bellissima ambientazione di Westeros.

Dopo i primi e numerosi tentativi di utenti amatoriali di creare qualcosa, l’editore Green Ronin, già noto per alcuni dei più bei prodotti d20 system in circolazione, ha pubblicato, con il beneplacito di Martin stesso, un gioco di ruolo in grado di avvolgere il giocatore nelle atmosfere della saga.

Sistema

Il gioco si articola su due diverse dimensioni: da una parte quella del personaggio, e dall’altra quella della casata. Ogni personaggio, infatti, faràparte di una casata nobiliare più o meno grande e sarà possibile, per il giocatore, incrementare, oltre alle abilità del personaggio, anche il potere e la grandezza della sua casata. Si può giocare sia in qualità di membri o servi di una delle grandi casate rese celebri dai romanzi, sia creando una propria casata con punti di forza e debolezze, con un background scelto di comune accordo tra narratore e giocatori.

The Kinslayer

La creazione del personaggio è molto interessante e ben studiata e consente di dar vita a protagonisti tridimensionali, con pregi e difetti molto umani. Elemento fondamentale sarà l’età, in base alla quale saranno determinate, tra le altre cose, le esperienze passate e le abilità iniziali del personaggio, mentre il fattore caratterizzante sarà dato dalla scelta di una motivazione e di un obiettivo a lungo termine e da quella di un difetto e di un pregio peculiari. Il gioco porta in maniera naturale alla creazione di background vividi e realistici, e consente una totale immersione nella trama, soprattutto per coloro che hanno già una familiarità con le ambientazioni  di Martin. Chi, invece, si approcciasse per la prima volta alla saga avrà sicuramente maggior difficoltà a creare un personaggio credibile all’interno di un mondo così realistico da sembrare quasi uno specchio del nostro medioevo.

Anche la creazione della casata è concepita in maniera intelligente, consentendo ai giocatori di spaziare con la fantasia e di creare le loro storie intrecciandole – se lo desiderano – a quelle del continente di Westeros. Per le statistiche della casata, oltre ad alcuni tiri di dado, grazie ai quali saranno assegnati dei punti piazzabili nei vari “Attributi” – Potere, Legge, Grandezza dei Terreni, Influenza, Ricchezza, Popolazione –, sarà determinante il passato della stessa. Risulterà, però, piuttosto complesso – sia per il narratore, che per i giocatori – riuscire a destreggiarsi all’interno di una casata medio-grande che, contando un notevole numero di membri, finirà col rendere il sistema un po’ lento e macchinoso.

Riguardo al sistema vero e proprio, si tratta del comune e sempre funzionale d6 system, basato sul lancio di tanti dadi a sei facce (d6) quanto è stabilito dal punteggio di abilità con vari bonus dati delle specializzazioni. In generale, è possibile un’altissima personalizzazione del personaggio e, sia i combattimenti che gli intrighi, vengono sostenuti da un sistema forte e sempre in grado di dirimere eventuali dubbi dei giocatori e del narratore. Sarà il gruppo di gioco stesso, probabilmente, a fare a meno di alcune regole forse troppo invasive e matematiche che, in caso sia la situazione a richiederlo, garantiranno invece un’assoluta imparzialità.

I combattimenti sono gestiti con precisione e realismo. Spesso un unico passo falso da parte di un giocatore finisce col decretare la morte, o una sorte ben peggiore, per il suo personaggio. I combattenti avranno a disposizione molte manovre – dal semplice attacco ad affondi, ad azioni evasive e di spinta e altro ancora – stabilite con veloci e precisi tiri di dado, che consentiranno di gestire in maniera realistica le varie forze in campo. Le atmosfere dell’opera Martin sono perfettamente rispettate, ed è facile aggiungere dettagli macabri e verosimili, senza mai cadere nella bassa macelleria o nel trash.

L’intrigo di cui i personaggi sono protagonisti – autentico gioiello e punto di forza del gioco – è orchestrato in modo tale da risultare scorrevole dopo un po’ di pratica, e il suo principale pregio è quello di riuscire davvero a calare il giocatore n un’atmosfera di tensione e stress emotivo. L’obiettivo di un personaggio che inizia un intrigo con un altro dovrà essere dichiarato all’inizio e, a quel punto – come in un combattimento – ciascuno avrà a disposizione varie mosse – sedurre, blandire, irritare, convincere onestamente, bluffare e così via  –, che gli consentiranno di fiaccare la forza di volontà dell’avversario sino a piegarlo,  talvolta con esiti a dir poco imprevedibili.

Una menzione speciale merita la gestione delle battaglie terrestri: un vero e proprio wargame da tavolo che potrà essere giocato sia dal punto di vista dei singoli personaggi, che da quello degli schieramenti delle unità in campo. Anche in questo caso il sistema si dimostra piuttosto solido ma spesso, per grosse battaglie, sarà necessario procurarsi del vero e proprio materiale miniaturistico, che non è assolutamente compreso nel manuale.

Ambientazione

I manuali finora usciti coprono esclusivamente l’area di Westeros e il popolo libero oltre la barriera, concedendo solo sommarie descrizioni dello splendente Est e delle sue città.  Le indicazioni in essi contenute, inoltre, si concentrano unicamente sulla creazione di personaggi dal taglio “occidentale”.

Stannis Baratheon a Concilio

Sarà dunque possibile giocare soltanto all’interno del continente di Westeros, descritto in maniera capillare nel “Campaign Book”, che non solo fornisce preziose indicazioni riguardo alla storia e alla geografia dei sette regni, ma regala minuziosi ritratti di tutti i personaggi presenti nei libri e dei grandi personaggi del passato, dei quali sono indicate sia le statistiche personali, che alcune nozioni inerenti le casate d’appartenenza.

Per quanto concerne la linea temporale, sono presenti alcuni specchietti che aiuteranno i narratori che volessero cimentarsi nell’impresa di costruire un mondo in un’epoca diversa rispetto a quella in cui sono ambientati i romanzi, sia essa precedente o posteriore. Di norma, tuttavia, le caratteristiche dei personaggi in gioco sono costruite in modo da ambientare le avventure poco prima dell’inizio della saga, per la precisione tra la vittoria di Robert Baratheon su Rhaegar Tangaryen e l’assassinio di Jon Arryn, alcuni anni dopo.

Un’opportunità interessante è quella di “mutare il corso degli eventi”, soprattutto giocando decenni prima e inserendo la propria casata e i propri personaggi in mezzo ai giochi dei vari potenti del continente riuscendo, se possibile, a fare la differenza e a cambiare le carte in tavola.

Conclusioni

In generale, siamo di fronte a un gioco davvero ben strutturato, che permette di rievocare con facilità le meravigliose avventure vissute dai protagonisti del libro e di personalizzarle, rendendole un po’ anche “nostre”. Esplorare la torre della Gioia, cavalcare al fianco di Arthur Dayne, o affrontare La Montagna che Cavalca in duello sono tutte scelte che è possibile compiere, tenendo però sempre a mente che la morte e il grigio di cui è permeata l’ambientazione di Martin finiranno per corrompere anche i personaggi più eroici, enfatizzandone le umane debolezze e minandone i punti di forza.

Pochissimi i difetti riscontrabili nei vari manuali, molti dei quali imputabili a scelte stilistiche, come la volontà di non descrivere, almeno per il momento, l’est del mondo di Martin, o quella di lasciare fuori molte delle magie intraviste nei libri, che restano solo “mezzi necessari a far avanzare la trama”, senza mai trasformarsi in elementi di cui i giocatori possano servirsi per cambiare le sorti della partita.

Per quanto concerne la reperibilità dei manuali, la loro versione digitale è accessibile a chiunque disponga di una carta di
credito, anche prepagata, o di un conto paypal,
sia presso il sito della Green Ronin che in molti store online rintracciabili su google (uno tra i tanti, forse il più fornito, è http://rpg.drivethrustuff.com/index.php?cPath=4802);  molto più difficile, invece, trovare la versione cartacea, che andrebbe ordinata direttamente oltreoceano, con gravosi costi di spedizione. La lingua è e resterà solo quella inglese. Purtroppo, almeno per il momento, non è prevista alcuna traduzione del gioco, che rimarrà dunque precluso ai non anglofoni.

 

A song of ice and fire roleplay - VOTO: /5

Anno: 2012 - Nazione: Stati Uniti - Pagine: 320 - Prezzo: € 20 euro
Autore: Robert J. Schwalb
Edito da: Green Ronin
Traduttore: Nessuno
Data di uscita in Italia: Non prevista - Disponibile in eBook: http://www.greenronin.com/store/category/sifrp.html
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Comments

Posted On
dic 05, 2012
Posted By
Chiara K. Listo

E che c’è da commentare?

Da giocatrice posso dire che probabilmente questo sistema è uno dei migliori con cui abbia giocato e poi beh..senza nulla togliere al d10 system ma il d6 system è una chicca da intenditori! :)

Posted On
dic 05, 2012
Posted By
Giuseppe Vitale

E’ vero, il d6 system è uno dei sistemi migliori con cui mi sia capitato di giocare. E’ bilanciato e non esageratamente complicato oltre ad offrirti un buon coinvolgimento.

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