Il quinto episodio di Once Upon a Time ci svela finalmente l’identità del dottor Whale.
E intanto, Capitan Uncino che fa l’infiltrato? E che ci riesce anche così male?
Se l’intenzione era mostrare la superiorità di Emma, come donna, come poliziotta del mondo reale, come cinica e malfidente, beh, ci sta. Però, i pirati, come sono caduti in basso! A fare i cagnolini di Cora, che colleziona compulsivamente cuori. Forse la mania di collezionismo può essere curata dal Grillo parlante psicanalista, e allora tutta la faccenda del male sarebbe risolta? La si potrebbe gentilmente invitare a curarsi, la prossima volta che riesce a raggiungere Storybrooke. E scusate l’ironia, ma forse era d’obbligo con questo nuovo episodio di Once Upon a Time!
La protagonista di questo episodio è più o meno Regina che viene raggirata da una cospirazione di tre uomini dalle cattive intenzioni. Rumpelstiltskin, il Cappellaio matto e, rullo di tamburi, lo spoilerato in extremis dottor Whale, che altri non è che il Dottor Frankenstein. I cuori col lumino dentro hanno decisamente un mercato dalle sue parti. L’atmosfera legata a lui ha un certo fascino e David Anders, che sta collezionando ruoli in un sacco di serie, riesce a essere abbastanza inquietante.
Sostanzialmente in questo episodio abbiamo una specularità, nel mondo delle fiabe – che ormai si sta allargando al multiverso della finzione letteraria: da un lato un gruppo di donne, Snow, Emma, Aurora e Mulan, che non si fanno prendere in giro da Hook e dall’altro Regina che si fa raggirare da un gruppo di uomini, come abbiamo detto. Una rete di progetti letali e di sofferenza sparsa per amori perduti si allarga a macchia d’olio. Rumpel che cerca la strada per il mondo reale per trovare suo figlio, Hook che vuole vendicarsi di Rumpel, suo Coccodrillo personale, Cora che vuole raggiungere sua figlia Regina, Regina che tutto quello che ha fatto – si scopre – lo ha fatto con la speranza di riportare in vita Daniel, il suo fidanzato stalliere. E questi, quando finalmente si ripresenta, dice alcune opinabili battute, tipo soffro troppo, lasciami andare, ama di nuovo, e svanisce nell’aria. Tutta questa strada per finire qui? Se Regina fosse ancora più imbufalita di prima non ci troverei proprio nulla di strano, devo dire.
È stato d’impatto, forse, il momento in cui il Principe cede all’espressione di Regina che vuole parlare con il suo amore redivivo. Anzi redimorto.
In verità però, l’intera puntata non pare abbia raggiunto i vertici migliori di Once Upon a Time. Al di là dell’indubbio fascino del Cappellaio matto, probabilmente il fine era quello di preparare Regina all’incontro con Cora. La linea narrativa dell’origine della sua triste malvagità, legata a Snow, doveva trovare una svolta al fine di lasciare il personaggio con l’obiettivo di riconquistare l’affetto di Henry e di vendicarsi adeguatamente della madre, Cora.
Il patto di collaborazione fra la task force al femminile e Hook, inoltre, offre materiale per il futuro. Il losco figuro (senza kajal stavolta) tradirà le baldanzose donzelle? Qualcuna si innamorerà di lui? Perché se no il casting avrebbe scelto qualcuno con il bel nasone della versione disneyana, e invece no… Di donne da sistemare ce ne sono parecchie del resto, e Mulan e Aurora per adesso non hanno una loro ragion d’essere narrativa. Chi sarà destinato a chi? Facciamo un Toto-Ouat?