Con L’ultimo graffio si chiude la saga dedicata alla pantera mutaforma Faythe Sanders. Una zampata davvero indelebile!
Le avventure di Faythe Sanders hanno avuto inizio nell’agosto del 2010 col romanzo Il graffio della pantera. Ed è stato “ amore a prima lettura”. Sin dal suo esordio l’autrice, Rachel Vincent, non ha mai esitato a spingere i suoi personaggi sino al limite, costruendo situazioni persino molto sgradevoli, senza però indulgere in futili e voyeuristiche volgarità.
Il cammino di Faythe, nel corso dei sei libri che compongono la saga, è improntato a una continua crescita ed evoluzione. Ribelle e testarda, la giovane donna non accetta di piegarsi alle regole del clan delle pantere mutaforma, che le imporrebbero di sposare un maschio Alpha proveniente da un territorio d’importanza strategica e di generare con lui il maggior numero di figli possibile, in attesa del sospirato – quanto raro – arrivo di un esemplare di sesso femminile.
No. Non è questo il destino che Faythe ha in mente per sé. Il suo più grande desiderio sarebbe laurearsi e integrarsi fra le sue coetanee “normali”, ma sono ben altri i piani che suo padre – Alpha del clan centromeridionale dell’America e capo del Consiglio dei mutaforma – ha in serbo per lei. Così, quando l’affascinante Marc, primo amore della ragazza e importante vigilante del clan del padre, la costringe a tornare a casa, Faythe si ritrova a vivere nel mondo che credeva di essersi per sempre lasciata alle spalle.
Scoprirà, però, che quel mondo le appartiene, che suo padre la comprende più di quanto non lei non immagini e che, proprio per questo, ha deciso di nominarla vigilante e di mandarla sul campo di battaglia accanto a Marc e ad altri membri chiave del clan. La giovane imparerà così ad accettare che il ruolo che è destinata a ricoprire – e che è insito nel suo stesso DNA –consiste nel difendere il proprio Alpha e la propria famiglia, facendo rispettare la legge del clan. Nel corso del tempo, avrà anche l’opportunità di ricostruire il rapporto con Marc – grande e indimenticato amore – e di riavvicinarsi ai suoi genitori, ai suoi fratelli e agli amici d’infanzia, fra i quali spicca Jace.
A complicare il tutto sarà l’entrata in scena di Calvin Malone, Alpha del clan degli Appalachi, uno spietato manipolatore che mira solo a raggiungere la carica di capo consigliere, e che per raggiungere il suo scopo è disposto a servirsi di ogni mezzo, lecito o illecito.
Come se non bastasse, anche la vita sentimentale della protagonista comincia a farsi intricata quando l’affetto per Jace comincia a tramutarsi in amore, spingendo Marc a tentare il tutto per tutto pur di riconquistarla. Gli elementi del macrocosmo dei mutaforma – le gerarchie, la politica, le lotte di potere – finiscono così col sovrapporsi a quelli del microcosmo affettivo e personale di Faythe. Nella maggior parte dei casi, i due universi entreranno in rotta di collisione, scontrandosi con effetto dirompente; altre volte – invece – riusciranno a sfiorarsi o addirittura a integrarsi pacificamente.
Il clan Sanders è perfetto nella sua costruzione e regala sempre una sensazione di familiarità, innescando nel lettore un naturale senso di appartenenza. I personaggi, inoltre, sono così verosimili che è impossibile non legarsi a loro. Tutti questi elementi contribuiscono a fare della saga di Rachel Vincent un’opera davvero immancabile nella libreria di ogni amante dell’urban fantasy che si rispetti. Qualche punto debole è riscontrabile solo nel penultimo libro della serie, Graffio sull’anima, in cui la Vincent, in attesa del capitolo conclusivo della saga, diluisce la trama a scapito del ritmo narrativo.
L’ultimo graffio si presenta, invece, carico di eventi: la resa dei conti con Calvin Malone – un personaggio che l’autrice riesce davvero a rendere odioso e detestabile –, l’estenuante lotta, psicologica e fisica, di Faythe contro i suoi nemici, nonché la difficile scelta fra Marc e Jace. La protagonista, ormai, non è più un’adolescente capricciosa e sprovveduta, ma una donna intelligente e caparbia («Il mondo non è tutto bianco o nero, buono o cattivo. Le battaglie davvero importanti si combattono nella zona grigia, dove il bene superiore richiede sacrifici brutali, dove il fine e i mezzi sono le ombre in un panorama indistinto. In quel momento il mio idealismo morì»), una vera e propria femmina Alpha capace di guidare il proprio clan.
La storia si sviluppa in un susseguirsi di colpi di scena, senza lasciare respiro al lettore, che sarà senza dubbio ansioso di scoprire quale destino toccherà alla famiglia Sanders. Il tutto è coronato da un finale “epico”, che non lascia nulla d’inconcluso e che soddisferà appieno le aspettative di chi ha amato questa serie. Un avvertimento: preparate i fazzoletti, perché molti dei capitoli sono un autentico pugno allo stomaco.
Cosa potremmo chiedere di più a un romanzo che, oltre a chiude in bellezza una saga di alto livello, è capace di regalare emozioni così forti da far commuovere? Proprio nulla.
Dalla quarta di copertina
Accusati di rapimento, omicidio e alto tradimento, Faythe, Jace e Marc devono accantonare le questioni di cuore e unire le forze per combattere. Ma per Faythe, diventata Alpha del clan Centromeridionale, vendicare i suoi morti e combattere gli spietati nemici della sua gente non è l’unica sfida. Perché il giorno della resa dei conti è arrivato, e lei dovrà scegliere tra i due uomini che più ama. Sapendo che qualunque sia la decisione, nulla sarà più lo stesso.