Nel bosco di Aus – Chiara Palazzolo

Un horror ben costruito che gioca sulle atmosfere anziché sul gore e lo splatter. Da leggere.

Chiara Palazzolo si è spenta quest’estate, a seguito di una grave malattia. Il modo migliore per commemorare una scrittrice è sicuramente quello di recensirne e ricordarne i romanzi.

E la Palazzolo, di libri di successo da menzionare, ne ha parecchi. Col racconto Damasco e dintorni ha esordito, con I bambini son tornati ha partecipato al Premio Strega ma con la trilogia di Mirta/Luna si è fatta conoscere. Grazie al suo stile particolare, fatto di periodi brevissimi a volte costruiti solo da una parola, e la creazione di nuovi mostri quali i Sopramorti, è diventata presto una delle icone della letteratura fantasy-horror italiana più seguite. Prima della pubblicazione di un racconto breve proprio su Speechless, l’ultima pubblicazione dell’autrice, la Palazzolo ha scritto un ultimo romanzo in cui affronta il tema della magia e della stregoneria. Questo, è il modo migliore per ricordarla.

Carla è una donna in gamba: gestisce un marito avvocato sempre indaffarato nella sua vita mondana, tre figli difficili e gli studenti della scuola in cui insegna inglese. Carla si può definire una donna soddisfatta. Ha persino una carissima amica e collega, Rita, con cui condivide tutto il suo mondo. Carla, però, si chiede se sia davvero tutto lì: sul serio la sua vita si riduce a questo tran-tran? Per non parlare delle pretese costanti del marito, che ha persino portato la sua famiglia a vivere in una villa in campagna vicino al Bosco di Aus. E così la sua vita si complica ulteriormente: accompagna i figli con la macchina, gira come una trottola fra città e campagna e continua a chiedersi ancora di più se sia davvero tutto lì. Come accade spesso, però, quando chiedi qualcosa e la ottieni, poi vorresti tornare indietro. Perché qualcosa di davvero straordinario e misterioso si nasconde in quel Bosco; qualcosa che riguarda le streghe, la magia bianca e la magia nera. Cosa si nasconde fra quegli alberi? Cosa vuolela Satriani, ricca anziana del paese, che sembra improvvisamente così interessata a lei?

Chiara Palazzolo ci regala un’ultima perla della letteratura moderna. Nel bosco di Aus è un romanzo che cattura dalla prima pagina con la sua scrittura semplice e particolare allo stesso tempo. A differenza della trilogia di Mirta/Luna, qui l’autrice snellisce il suo stile in favore di una fusione fra dialoghi diretti e indiretti, semplici descrizioni con dialoghi brevi e incalzanti, con grande maestria e naturalezza.

Le atmosfere descritte sono date da piccole pennellate e da brevi descrizioni dell’ambiente, che riescono comunque a ricreare un mondo ad hoc in cui immergersi e che prende vita mentre si legge. Dark e vagamente horror, Nel bosco di Aus è colmo di momenti di tensione emotiva; infatti, chi è facilmente suggestionabile avrà bisogno di qualche minuto di stacco per tornare alla realtà dopo aver letto il libro.

Carla è un personaggio ben delineato e costruito; umano soprattutto. É decisamente facile riuscire a immedesimarsi in lei. Anche questo rientra nella bravura della Palazzolo, che ha sapientemente creato anche tutti i personaggi secondari in modo realistico, tanto che al lettore sembra conoscerli da una vita. C’è chi potrebbe accusare l’autrice di utilizzare per la svolta decisiva un escamotage visto in un famoso film horror ma la sua abilità risiede proprio nella particolarità con cui lo utilizza (e che qui non sarà rivelato per non rovinare la lettura!).

Nel bosco di Aus è anche il romanzo più personale della Palazzolo, in cui ha inserito tutto il suo mondo per creare quello di Carla: la sua passione per il burraco e la cucina e persino brevi flash del grave male che, purtroppo, non è riuscita a sconfiggere e qui addossato alla madre di Carla, scomparsa all’inizio del libro a causa della stessa malattia. Nel bosco di Aus è un piccolo tesoro letterario da leggere e assaporare con cura. 

L’autrice:

Nata in Sicilia ma romana d’adozione, è mancata prematuramente nell’agosto 2012.Autorevole firma dell’horror italiano, dal suo esordio nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), ha sempre conquistato l’apprezzamento di pubblico e critica .Per Piemme sono seguiti I bambini sono tornati (2003) ela Trilogiadi Mirta-Luna, con Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007). Nel 2011, sempre per Piemme, ha pubblicato Nel bosco di Aus, un inquietante romanzo di altissima suspense con cui ha confermato il suo successo.

Nel Bosco di Aus

Editore: Piemme
Collana: Narrativa
Formato: 13×21 cm rilegato
Pagine: 490
Data di pubblicazione: Aprile 2011
ISBN 978-88-566-1974-4
Prezzo: € 19,50

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