Con Eric e Bill prigionieri, Sookie deve cavarsela da sola. Insieme a Lafayette deve fronteggiare le folli intemperanze di un vampiro appena nato.
Tara infatti, uscita dalla tomba, si getta subito alla giugulare della sua migliore amica.
Pam deve farsi pregare per smuoversi della sua espressione ironica, fissa in un “te l’avevo detto!” grande quanto una casa. La adoriamo e punto. Stacca Tara dal collo della bionda e, come sua creatrice, le impone di non attaccare i due e di rimanere nella casa. Poi fa ciao ciao agli attoniti amici, che, guardandosi l’un l’altro, cominciano a comprendere, dai rumori di distruzione che provengono dall’interno della casa, che avere a che fare con una Tara fresca vampira non sarà esattamente semplice. Anche solo per convincerla ad andare nella camera sotterranea per la notte, ci vorranno un agguato e catene d’argento.
Bill ed Eric nel frattempo sono scortati in un carcere sotterraneo, dopo essere stati accolti da Salomè, una vampira falsamente accogliente e misteriosa, che colpisce duramente Nora per aver tradito l’autorità a favore dei prigionieri. L’italiana Valentina Cervi è l’idea di una scelta esotica per la HBO e si può ben sperare in una storyline succosa per questo personaggio molto promettente, come suggeriscono le anticipazioni della casa madre per questa stagione.
In questo luogo sotterraneo e modernissimo Bill e Eric sono portati in due celle vicine, dove sono interrogati da una voce nell’altoparlante e torturati con l’irradiamento di raggi ultravioletti. Sinceramente non si capisce perché semplicemente non si riparino sotto la branda, ma insomma… Poco dignitoso? Poi l’interrogatorio riprende separatamente, Bill viene interrogato dal freddo Dieter ed Eric da Salomè: il tentativo è chiaramente quello di farli cadere in contraddizione, ma la strana coppia di vampiri resiste, sebbene il dolore dell’argento puro in endovena sia straziante. L’uno non crede che l’altro l’abbia tradito e viceversa, Bill afferma poi che Nora è innocente ed Eric nega di sapere della morte di Nan Flannigan, alla cui uccisione ha invece praticamente assistito. Chiaramente gli sceneggiatori stanno scommettendo su una sorta di rude bromance fra i due, nel vuoto di rapporto con Sookie.
La ragazza nel frattempo, nella casa semidistrutta dalla furia di una amica/vampira completamente folle, evita per un pelo che Lafayette impaletti Tara dormiente: l’uomo ha dei ripensamenti, ricordando quanto Tara abbia sempre odiato i vampiri. Sookie vuole sperare a ogni costo e lo conforta ricordandogli quanto all’inizio sia stata dura anche per Jessica. La cameriera, che peraltro non lavora mai, si reca in un interessante negozio che vende aggeggi per la caccia e la “dissuasione” dei vampiri al fine di procurarsi qualche rimedio utile; qui vede in televisione l’ex reverendo Newlin che ora pubblicizza e sostiene, ovviamente, la pacifica convivenza con i vampiri.
Proprio quello stesso reverendo che si reca a casa Bill Compton, dove Jessica sta dando l’ennesima festa: in uno scambio che giustifica l’intera puntata, Newlin cerca di “comprare” dalla rossa vampira il nostro Jason, con l’offerta di 10.000 dollari. E Jessica gioca al rialzo: raccontando le qualità e i notevoli attributi fisici di Jason, provoca l’improvvisa crescita delle zanne del reverendo… e non solo! E poi, quando l’uomo arriva ai ventimila che lei aveva richiesto, lo caccia platealmente, rinfacciandogli che lei non vende gli amici e rivendicando il suo ruolo di figlia del re della Louisiana. Newlin però le ricorda che ormai le cose non stanno più così. Bill infatti ora è un fuggiasco disperso.
Per Eric invece si preoccupa a morte (si fa per dire) Pam, che continua a lasciargli messaggi sulla segreteria telefonica, prima di perdersi nei ricordi. Ed ecco un’altra scena che ripaga di una puntata forse un poco piatta, probabilmente perché di raccordo: un succoso flashback in cui vediamo Pam fare la Madame in una casa di appuntamento nella San Francisco del 1903. Nella prima parte vediamo una delle ragazze uccisa brutalmente in un lago di sangue e nella seconda una Pam che si aggira nelle strade deserte di notte ed è assalita, guarda un po’, da un vampiro. Ed ecco un fascinoso ed elegante Eric che uccide l’incauto e si presenta a lei leccandosi le dita rosse di sangue. Presumibilmente vedremo nei prossimi episodi il resto della storia: Alan Ball ha finalmente deciso di raccontarcela.
Luna intanto caccia sia Sam, che per lei ha rischiato la vita, sia Martha, la madre del defunto capobranco: non vuole accettare che la piccola Emma possa essere un licantropo e non una mutaforma come lei: grottesca risulta quindi la scena quando la donna, entrando nella stanza della piccola, ritrova una bella lupacchiotta, vestita di tutto punto.
Finalmente Sookie e Lafayette possono udire la prima frase della nuova Tara: “Non vi perdonerò mai!”. Infatti il punto non è la destabilizzazione dovuta all’essere diventata vampiro: Tara ora ha tutti i modi di esprimere la sua ancestrale rabbia. L’affetto dei suoi amici e l’egoistico desiderio di non perderla hanno scatenato una vera e propria furia.
Un altro elemento importante, in questo episodio, per la mitologia della serie è l’introduzione della Bibbia dei vampiri da parte dell’Autorità, con la versione alternativa a quella classica ovviamente, in cui la capostipite è Lilith, ricorrente nome demoniaco nelle serie a tema fantastico (Supernatural ad esempio). Infatti quando Bill ed Eric, superata la fase della tortura, vengono chiamati in giudizio, si svolge un rito che scimmiotta il Cattolicesimo. Il guardiano, Roman Zimojic, si ferisce e versa una goccia del suo sangue, come sangue di Lilith, sulla lingua di tutti i presenti (tranne ovviamente i nostri prigionieri condotti in giudizio). Qui Eric constata che Nora non ha affatto o per lo meno non ha ancora incontrato la vera morte e Bill sconvolge i presenti con una proposta che può salvare le loro ottime terga: in cambio della salvezza sua e di Eric porterà loro Russell Edgington, che malauguratamente è stato estratto dalla sua prigione di cemento. L’ultimo cliffhanger vede un orribile Russel che si lecca i baffi dopo aver munto tutti i paramedici dell’ambulanza che lo stavano portando in salvo.
Solo qualche notazione. Continua la linea narrativa dei media e della politica come manipolazione: lo vediamo nel consesso presieduto da Roman e dal rapido riciclo del reverendo Newlin. Convinci i media e sarai sulla cresta dell’onda, ma la distanza fra la realtà e quello che i media presentano è sempre sottolineata. La critica alla fede cieca e al fanatismo religioso continua come dall’inizio in questa serie, a cominciare dalla sempre favolosa sigla. La cura della scenografia risalta bene con i flashback: dopo aver mostrato gli antichi Vichinghi con Eric e i ruggenti anni venti con Bill, ecco San Francisco di inizio secolo. Vedremo Eric e Pam alle prese col famoso terremoto del 1906? Chissà fin dove Ball si spingerà. Staremo a vedere.