Un testimone da proteggere, un trasloco e tanti buoni sentimenti.
Nonostante gli scarsi risultati e la minaccia di cancellazione che pesa su tutta la produzione, la NBC continua a trasmettere Awake, serie tv creata da Kyle Killen e interpretata da Jason Isaacs. L’attore interpreta Michael Britten n detective della polizia che rimane coinvolto in un incidente d’auto insieme alla moglie Hannah (Laura Allen) e al figlio Rex (Dylan Minnette). Risvegliandosi dopo lo scontro, Michael scopre di vivere in due diverse realtà: in una il figlio Rex ha perso la vita nello scontro, mentre nell’altra è la moglie Hannah a essere deceduta.
L’ottava puntata della serie s’intitola Nightswimming ed è andata in onda lo scorso giovedì negli Stati Uniti. Nella realtà verde Britten deve aiutare una coppia a prepararsi per il programma protezione testimoni della polizia. Il compito non è facile perché il marito ha tenuto nascosto alla moglie di lavorare come contabile per un pericoloso criminale russo, e ora la donna ha difficoltà ad accettare l’idea di dover rinunciare a tutta la sua vita.
Nel frattempo, nella realtà rossa i coniugi Britten si stanno preparando al trasloco in Oregon. Hannah è molto determinata, mentre Michael tentenna a inventa scuse per rimandare i preparativi. Grazie al lavoro fatto per la coppia della realtà verde, tuttavia, Michael capirà che l’amore che prova per la moglie sarà sempre lo stesso, sia che continuano a vivere a Los Angeles sia che si trasferiscano in Oregon, e si arrende quindi al trasloco.
Come più volte detto nei precedenti articoli dedicati a questa serie, gli sceneggiatori di Awake dimostrano di non essere in grado di gestire la complicata struttura che dovrebbe reggere l’intero serial. Nightswimming è un bel episodio in cui, finalmente, viene dato più spazio allo sviluppo dei personaggi piuttosto che alle indagini di polizia. Al contempo però, Nightswimming è anche un episodio di transizione, che non aggiunge nulla alla storia principale della serie. Non compaiono il figlio Rex ne i due psicologi che aiutano Michael nelle rispettive realtà.
Una puntata di cui la serie non aveva bisogno, ma che, dando ormai per scontato il mancato rinnovo per una seconda stagione, regala agli spettatori una trama interessante e quaranta minuti di buona televisione. In qualche modo bisogna accontentarsi.