La casa editrice Asengard torna in libreria con un romanzo steampunk firmato da Ekaterina Sedia.
Dopo tribolati mesi di chiusura e rinascita, l’Asengard Edizioni (assorbita a fine 2011 da Il Castello Editore) torna sugli scaffali delle librerie con L’alchimista. Il destino dei Gargoyle, un romanzo steampunk scritto dalla russa Ekaterina Sedia. L’autrice, da anni trapiantata negli Stati Uniti, firma un libro dai forti tratti poetici, indirizzato a un pubblico adulto e in prevalenza femminile.
La storia è ambientata nella città stato di Ayona, meglio conosciuta come La città dei Gargoyle. Un luogo grigio e cupo, creato dai Gargoyle secoli prima e ora teatro dell’industriosa operosità degli Ingegneri, la classe sociale al potere, che domina i segreti del vapore e della meccanica e li usa per inventare macchine complesse capaci di sostituire l’uomo in quasi tutti i lavori. A opporsi agli Ingegneri ci sono gli Alchimisti, maestri di chimica, botanica e medicina, e, soprattutto, la gente comune, costretta a lavorare in miniera, unico luogo in cui le macchine non riescono a essere efficienti.
In questa polveriera sociale pronta a esplodere si muove Mattie una ragazza meccanica creata dal geniale Loharri e poi emancipatasi dal suo creatore per diventare un’Alchimista. L’automa verrà incaricata dai Gargoyle di tentare di liberarli dal loro vincolo con la pietra e, mentre cercherà una soluzione a questo problema, assisterà allo scatenarsi della rivoluzione, in un susseguirsi di scontri e attentati che coinvolgerà l’intera città, Mattie compresa.
L’alchimista. Il destino dei Gargoyle è un romanzo poetico nella cupezza della sua ambientazione. Ekaterina Sedia ha il pregio di creare una città vivida, capace di far immergere il lettore tanto da farlo quasi sporcare con la fuliggine che ricopre tutti gli edifici. Un luogo sofferente in cui, non a caso, le creature che lo hanno creato stanno avvicinandosi a una lenta e inesorabile morte. Nella città vive Mattie, un personaggio complesso tanto quanto gli ingranaggi che ha in testa. Mattie è un essere che cerca una collocazione nella società, bisognosa di un equilibrio tra i sentimenti umani che prova e la sua alienante natura di macchina, ma Mattie è anche una ragazzina spaventata dagli eventi, desiderosa di essere padrona della sua vita e del suo cuore.
Sfruttando l’ambiente dettagliato e la protagonista ottimamente tratteggiata, la Sedia crea una successione di scene dal forte impatto immaginifico che dona al romanzo una realtà fortemente artistica. In questo quadro qualitativamente alto, stona la scena in Mattie fa “all’amore” con Sebastian (non c’è niente di poetico in un uomo che infila la lingua nella serratura del cuore di un automa) e ancora di più la carenza di profondità dei personaggi secondari, troppo piatti e caricaturali. Lo stile dell’autrice è perfetto per il tipo di romanzo. Lento, descrittivo e ben aggettivato, in un ottima alternanza di terza e prima persona.
L’alchimista. Il destino dei Gargoyle è quindi un libro memorabile? Purtroppo no, perché, seppur molto valido nell’ambientazione, non ha in realtà una storia. Mattie deve salvare i Gargoyle e cercando un modo per farlo vaga nella città incontrando persone. Attraverso quest’ultime il lettore viene a conoscenza della rivoluzione in atto. Mentre questa continua a procedere indipendentemente, Mattie riesce a trovare una cura per gli esseri figli della pietra (cura trovata in una maniera molto casuale dal forte sapore di deux ex machina), ma una volta liberi i Gargoyle continuano a osservare la rivoluzione senza prenderne parte. Nessuna azione che Mattie compie nel romanzo risulta determinante per l’esito della rivoluzione. Cosa abbiamo quindi? Un romanzo dall’anacronistico messaggio anti-tecnologico (nell’era dell’iPod, iPhone e iPad c’è veramente qualcuno che crede sia necessario temere la tecnologia?) mascherato da romanzo steampunk, o una trama esilissima e mal strutturata coperta da un background rivoluzionario utile solo a mascherare le magagne? Non bastano duecento ottantotto pagine per chiarirlo.
L’alchimista. Il destino dei Gargoyle è un libro incompleto, che rimarrà nella memoria del lettore tanto per la bella ambientazione e la profondità del personaggio di Mattie, quanto per la frustrazione causata dalla mancanza di una trama che si possa chiamare tale. Consigliato a chi vuole identificarsi con una ragazzina desiderosa di possedere la chiave del suo cuore.
L’Autrice
Nata e cresciuta a Mosca, Ekaterina Sedia da anni vive nel New Jersey, in America, dove insegna botanica ed ecologia vegetale. Ha all’attivo cinque libri ed è stata tradotta in Germania, Polonia e Repubblica Ceca.