Finalmente una data per Wolverine 2, il seguito di X-Men le origini – Wolverine.
Il film del 2009 ci aveva mostrato le fasi iniziali della storia del misterioso Logan, perfettamente impersonato dallo scultoreo Hugh Jackman, e prossimamente potremo seguirne le avventure in Giappone, coerentemente con uno dei filoni narrativi Marvel, che lo vedono a suo agio nel mondo dei samurai.
La storia di questo sequel, noto anche con il titolo The Wolverine, è stata finora difficile e tormentata, in quanto il terribile terremoto del Giappone e l’abbandono del regista originariamente designato hanno provocato molti ritardi. Darren Aronofsky, (Cigno nero) infatti abbandonò la produzione già avviata per il fatto che le riprese avrebbero comportato una lunga permanenza in Giappone, incompatibile con le esigenze della sua famiglia. Da allora un altro regista ha accettato il lavoro, James Mangold, che ha diretto il remake di Quel treno per Yuma nel 2007 e che aveva già lavorato con Jackman nel 2001 nel romantico Kate e Leopold.
Del resto anche Jackman, che abbiamo potuto vedere nel film d’azione Real Steel (2011) è stato finora occupato in un suo show personale a Broadway e da marzo sarà immerso nelle riprese della nuova trasposizione musical dei Miserabili; ma la data annunciata dalla 20th Century Fox per l’arrivo di Wolverine 2 nei cinema, il 23 luglio 2013, indica che la casa di produzione è fiduciosa che le riprese possano iniziare già quest’anno.
Già in precedenza l’attore australiano si era lamentato riguardo alla preparazione muscolare che l’avrebbe messo in condizione di impersonare adeguatamente il muscoloso supereroe con il fattore rigenerante e gli artigli di adamantio: ora tutte quelle proteine che ha dovuto introdurre nella dieta ci restituiranno abbastanza presto il nostro mutante artigliato preferito.
James Mangold, il nuovo regista, nonostante abbia accettato nella sostanza la sceneggiatura di Christopher McQuarrie, apprezzata dallo stesso Jackman, vi ha apportato, affiancato da Mark Bomback, la sua personale visione, per la quale si esalta l’idea di questo personaggio, già tormentato di suo, alle prese con un mondo diverso e affascinante come quello giapponese nel contesto di una storia che è un po’ noir, un po’ western (il regista ha citato Il texano dagli occhi di ghiaccio, per intenderci), un po’ detective story e molto action in versione arti marziali, con in più il fattore umano dell’inquietudine personale e perenne di Logan, sostanzialmente immortale in un mondo che, scorrendo via, lo priva sempre dei suoi affetti più profondi.
Le premesse di un film più che interessante ci sono tutte, non ci resta che aspettare: tanto Wolverine non invecchia!