Finalmente un po’ di romance allo stato puro!
Per l’occasione di San Valentino l’amore infatti mostra il suo scintillio fiabesco per uno dei personaggi che meno avremmo visto nella veste di innamorato: il maligno Rumpelstiltskin.
Once Upon a Time non delude in questo episodio, in cui ad essere rivisitata è la fiaba della Bella e la Bestia, sempre in modo tale da spiazzarci, poiché la contaminazione fra le varie trame riesce a essere originale e capace di mantenere l’equilibrio e le corrispondenze fra la vicenda nel mondo delle fiabe e quella nel mondo reale di Storybrooke. Niente peli superflui però per il romantico protagonista, ma la superficie mostruosa del personaggio interpretato da Robert Carlyle, che si conferma eclettico tanto da poter essere repellente e romantico al tempo stesso.
Risultano adorabili le citazioni de la Bella e la Bestia di Walt Disney. L’attrice che interpreta la dolce Belle è vestita proprio come l’eroina dei cartoni animati e, in qualche modo, protagonista della puntata è proprio quella tazza scheggiata che era il tenero figlio della Teiera Mrs. Potts (Mrs. Bric per noi), che si chiamava Chicco nella versione italiana e Chip in quella in inglese, che significa anche appunto scheggia, scheggiato.
Il machiavellico Rumpelstiltskin va in aiuto di una nobile famiglia che, insieme con tutto il villaggio, sta per essere travolta dagli Orchi. Ovviamente propone un patto, vuole qualcosa in cambio, cioè la bella figlia del nobile, Belle appunto, come governante della sua oscura magione. Il padre e il prestante nobile fidanzato, quasi esattamente nell’apparenza il pomposo Gaston del cartone animato, protestano, ma Belle si offre di andare per poter salvare il suo villaggio. Nell’oscuro castello, la Bestia formato mignon oscilla tra la brutalità del villain e la stranita gentilezza di chi è stato solo per tanto tempo e ora gode della compagnia di qualcuno. Belle comprende questo aspetto e se ne rende conto la prima volta quando fa cadere una tazza da the e, avendola scheggiata, si aspetta dal padrone del castello una terribile reazione che… non arriva “È solo una tazza!” risponde ironico e composto il nostro Rumpelstiltskin.
Nel frattempo a Storybrooke Mr. Gold se la prende con un fioraio, il corrispettivo del padre di Belle nella fiaba, perché pare non abbia onorato un debito e questi, per tutta risposta, gli ruba degli oggetti da casa. Si scopre poi che, nonostante Emma, in veste di capo della polizia, abbia recuperato quasi tutto, quel che manca è proprio quella tazza, l’oggetto più caro di tutti per l’enigmatico Mr. Gold.
Infatti dopo qualche mese la convivenza fra Rumpel e Belle si è sedimentata e, in una romantica scena, mentre lei su una scala cerca di scostare le pesanti tende, cade rovinosamente e… le braccia rassicuranti della Bestia la attendono. La vicinanza e la dolcezza della ragazza turbano il presunto cattivo, che sente la corazza esterna mostruosa creparsi per rivelare l’uomo che è nascosto in lui (Deep Skin). Un contatto, un gesto, un sorriso sciolgono la freddezza del cuore, troppo a lungo coltivata.
Per provare che davvero Belle possa avere affetto per lui, la lascia libera, come nella fiaba. E qui si inserisce la Regina cattiva, poteva essere diversamente? Raggiunge, con tanto di carrozza nera, Belle per strada e le rivela che un bacio di vero amore può infrangere qualsiasi sortilegio. Belle, incoraggiata, torna e, in una scena molto dolce, bacia il nostro Rumpel e, come ci aspettavamo, l’amore funziona (siamo a San Valentino non per nulla!) l’umanità riemerge, ma, a questo punto, lui reagisce. Diffida, distinguendo lo zampino della regina, che vuole approfittare delle sue debolezze e accusa Belle, recludendola prima e poi cacciandola. Non prima che lei, però, col cuore spezzato, gli dica che è un codardo. Ce lo ricordiamo, vero, che questa era la prima natura del personaggio? Secondo Belle, Rumpelstiltskin ha paura di credere di poter essere riamato. Questi risponde di preferire il potere della maledizione, la forza che gli conferisce e lei, in lacrime, ribatte che lui rimpiangerà sempre questa decisione e gli rimarranno solamente un cuore vuoto e una tazza scheggiata.
E infatti, a Storybrooke, è quella tazza che il sindaco ha fatto in modo che il fioraio gli rubasse. È quello l’oggetto più prezioso della collezione di Mr. Gold. Prima di scoprire chi è la mandante però lui rapisce il fioraio e lo bastona ripetutamente urlando “È colpa tua se lei se ne è andata!” La rabbia lo divora, incolpa il padre, poiché nel mondo delle fiabe la Regina gli aveva rivelato che il nobiluomo aveva esiliato la figlia Belle per essersi compromessa con la Bestia, ma incolpa anche se stesso per aver lasciato andare via l’unica possibilità di essere amato.
Un’altra trama si intreccia nell’appartato paese dove sono esiliati i personaggi delle fiabe: Ashley (il corrispettivo di Cenerentola) è tornata dopo aver avuto il bambino e soffre di non poter stare con il suo ragazzo (ennesimo principe del caso). Durante una serata fra ragazze però quest’ultimo arriva con un mazzo di rose rosse e un anello offerto rigorosamente in ginocchio. Ashley accetta felice la proposta di matrimonio, lasciando Mary Margaret a meditare su quanto sia assurdo un amore che non si può vivere alla luce del giorno. Quando poi David si sbaglia e offre a quest’ultima per san Valentino il cartoncino di auguri che aveva comprato per la moglie il sapore agrodolce alla puntata è assicurato e la storia vissuta di nascosto da Biancaneve e il principe Azzurro mostra che il tempo dei sotterfugi sta per scadere.
E questo si vede anche quando finalmente si svela il perché del furto a casa di Gold e il “rapimento” della preziosa tazza scheggiata, ricordo dell’amore. Regina vuole che Gold, mentre è detenuto nella cella di Emma a causa delle percosse al fioraio, le dica il suo vero nome. In cambio della tazza in questione Gold mormora “Rumpelstiltskin” rivelando che oltre a Regina, anche lui è perfettamente consapevole del sortilegio della città incantata. La storia si conferma quindi come grande combattimento fra due cattivi, soprattutto in considerazione del fatto che, fulmen in clausula, scopriamo chi Regina, in segreto, tiene prigioniera in un sotterraneo dell’ospedale…
Note tecniche e succose curiosità. Jane Espenson, direttamente da Buffy the Vampire Slayer, è la sceneggiatrice dell’episodio e, su Twitter, suggerisce di tenere d’occhio gli oggetti che Rumpelstiltskin espone orgogliosamente nel suo oscuro castello: sono tutte citazioni della fiaba Disney (vediamo il candeliere e l’orologio) o suggerimenti e riferimenti a storie già narrate o ancora da narrare; infatti, insieme a spade, velli dorati e alle bambole dei genitori di Geppetto (della puntata That Still Small Voice), vediamo una falce (schyte) che somiglia all’arma posseduta da Buffy alla fine della settima stagione della serie. Birichini questi sceneggiatori!