Un antologia di racconti nata per colpa di un dinosauro verde.
Cosa succederebbe se esistesse una macchina capace di predire in modo enigmatico la causa di morte di ognuno di noi? Un marchingegno misterioso che, analizzando il sangue del soggetto, stampasse un foglietto con scritto la ragione della futura dipartita. È da questa strampalata idea che nasce La macchina della morte, antologia di racconti curata da Ryan North, David Malki! e Metthew Bennardo.
Tutto è nato per caso quando North, in un episodio del suo fumetto Dinosaur Comics, ha messo in bocca a un T-Rex verde brillante questa stravagante idea: una macchina che predice la causa di morte (ma non la data ne il luogo) e lo fa in maniera sibillina (il responso VECCHIAIA può significare morire in tarda età oppure essere ucciso da un anziano). L’idea ha esaltato tutti i lettori che hanno sommerso la redazione di commenti e ipotesi.
Il passo successivo è stato logico e immediato. Insieme ai suoi amici, Metthew Bennardo e David Malki!, North ha invitato i suoi fans a scrivere racconti in cui sviluppare liberamente il concetto della macchina della morte. In poco tempo sono arrivati ben seicentocinquanta racconti! Di questi ne sono stati scelti trenta che, insieme ai quattro scritti dagli stessi curatori, formano l’antologia pubblicata ora anche in Italia grazie a Guanda.
La macchina della morte è un insieme eterogeneo di storie che fanno evolvere l’idea originale nelle maniere più stravaganti. Alcuni racconti sono di fantascienza, altri ambientati ai giorni nostri, alcuni sono in prima persona, altri in terza, alcuni sono drammatici, altri molto sarcastici e ironici, alcuni sono lunghi, altri corti (uno addirittura di una sola riga). Si parla si eroismo, di amore, d’intolleranza e di pazzia, ma soprattutto si parla di come l’uomo affronta la fine. Trentaquattro scritti che trasportano il lettore in altrettante realtà parallele unite da un solo elemento comune: la macchina della morte.
L’antologia di Ryan North, David Malki! e Metthew Bennardo è un volume imperdibile. Può essere finito tutto d’un fiato, o centellinato un racconto alla volta, ma di sicuro deve essere letto.
Nota conclusiva dedicata al coraggio editoriale necessario per pubblicare questo progetto. È opinione diffusa che le antologie di racconti non vanno di moda e, soprattutto, che le illustrazioni possono trovare spazio solo nei romanzi per bambini. La macchina della morte rompe questi falsi canoni ed il risultato è entusiasmante. Un esempio da seguire.