Once Upon a Time 1×10 “7:15 A.M.”

Nell’ultimo episodio continua la storia tormentata di Biancaneve e del Principe Azzurro.

Nella fiaba tradizionale non c’è forse storia d’amore più breve: un principe che di lì passava per caso (già di per sé fatto improbabile) vede la bara di cristallo di Biancaneve e, innamoratosi all’istante della fanciulla (sic), volle baciarla (vuole baciare un presunto cadavere?: strasic), così lei si sveglia, lo vede, se ne innamora (sic) e vissero insieme felici e contenti.

Al di là delle possibili considerazioni odierne sulla superficialità di questa concezione di amore romantico datata originariamente agli inizi dell’Ottocento, quando i fratelli Grimm trascrissero la favola tramandata dalla tradizione orale, la brevità e l’improbabile facilità di questa vicenda rosa decisamente spiccano. Ecco dunque che Once Upon a Time rimedia alla questione, complicando e movimentando la storia di Snow White e Prince Charming per tenerci avvinti alle peripezie di questa inedita Unresolved Sexual Tension (UST).

La serie rischia forse, in questa linea narrativa che è fra quelle portanti, poiché sin dal pilot c’è un incrocio di piani temporali sovrapposti fra realtà fiabesca e realtà “reale”. Che Biancaneve e il Principe Azzurro abbiano convolato a giuste quanto movimentate nozze è il presupposto per la maledizione della regina cattiva (che relega tutti i personaggi delle fiabe a Storybrooke) e per la nascita di Emma che è la salvatrice destinata. Però nel corso delle puntate le vicende di Snow White, Snow per gli amici, vengono narrate dall’inizio, compresa la sua carriera di brigante. Si vede che c’è stato il femminismo di mezzo! E anche la storia di Prince Charming di come abbia in effetti umili origini, di come abbia ucciso un drago, di come nasce il rapporto con Abigail, la figlia di re Mida. In questa puntata scopriamo come gli eventi si siano evoluti, come Biancaneve abbia incontrato i nani e la sua ineluttabile implicazione con Tremotino. E ancora la storyline è riuscita a lasciarci scioccati con il filtro anti-sofferenza d’amore che la Biancaneve delle fiabe beve: “Prince Charming… Who?”

Il nostro romanticismo è invece stato titillato a dovere quando Mary Margaret e David, che stoicamente continuavano a cercare di evitarsi, alla fine, trionfalmente e davanti a tutti, si baciano con passione. Nel frattempo lei ha sfiorato la patologia dello stalking seguendo e monitorandole giornate di David e lui si è esercitato nella doppiezza di voler cercare di aggiustare le cose con la moglie, pur amando disperatamente un’altra: le conseguenze difficili del voler essere un uomo d’onore!

Conclusione: si sfiora l’ermetismo negli incroci temporali di passato e presente fiabesco ma, nel frattempo, i personaggi offrono il fianco a un’analisi realistica dei comportamenti che possono essere interpretati in maniera duplice, o con gli occhiali rosa della passione romantica – e allora in amore tutto è permesso e lecito – o, anche, con l’occhio un po’ più disincantato della patologia “normale” dei rapporti che fa chiedere “Mary Margaret, non ti starai impicciando degli affari altrui al limite della legalità?” e “David, vuoi davvero salvare il tuo matrimonio o stai semplicemente mentendo a tua moglie?”. È la caratterizzazione dolce di Abigail/Kathryn che lo consente (lei non appare come un nemico) e le domande di Emma a Mary Margaret quando suggerisce che ci sia un po’ di stalking nel suo seguire David che consentono un punto di vista straniante sulla vicenda. Insomma non c’è banalità nel dipanarsi della storyline e di questo si può ben essere contenti.

Ancora due notazioni: Regina appare quel tanto da farci ricordare della domanda cruciale “Ma il suo piano qual è?” perché ancora il fine di tutto non si è capito, giusto? E Tremotino? Cosa diavolo sta macchinando? E ancora: chi è l’affascinante motociclista scrittore che è riuscito inopinatamente a giungere nell’isolata Storybrooke? Oltre ovviamente a fare le funzioni di rimpiazzo amoroso per Emma, al posto del compianto cacciatore/sceriffo Graham, notato come in fondo si rivolgeva agli spettatori descrivendo la morbosa curiosità che stava sfinendo Emma riguardo al contenuto della cassa? A proposito, voi l’avevate indovinato cosa nascondeva lì dentro? Io sì!

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