Picabo Swayne, le storie della camera oscura

Un romanzo distopico per ragazzi scritto da Alessandro Gatti e Manuela Salvi ed edito da Fanucci.

È uscito lo scorso 24 novembre Picabo Swayne, le storie della camera oscura, romanzo scritto da Alessandro Gatti e Manuela Salvi, due professionisti di letteratura italiana per ragazzi. Il libro è di genere distopico, ambientato in un futuro nel quale la società è diventata un male per gli uomini, o almeno per gran parte di essi.

Coldbay è una città del futuro in cui il governo ha dovuto prendere misure drastiche per far fronte alla Crisi Energetica Globale e a un cataclisma ambientale. I Quattro Regnanti hanno ritenuto saggio isolare tutta la città per evitare la contaminazione con le pericolose polveri disperse nell’aria e hanno imposto alla popolazione di vivere nel presente senza pensare al passato o al futuro. Sono stati confiscati tutti i beni legati all’epoca pre-disastro (inclusi i libri) ed è stato instaurato un governo che controlla strettamente la vita dei cittadini.

Il cuore di Coldbay è Red Bricks, il quartiere dove vive Picabo Swayne, una ragazzina non ancora sedicenne che vive sola dopo la misteriosa scomparsa della madre. Nella solitudine della sua casa vuota, però, Picabo custodisce un segreto: una macchina fotografica che le permette di immortalare il passato. Un oggetto tanto importante per lei quanto pericoloso per il governo. La giovane viene così ricercata, braccata, costretta in una fuga che la porterà a scoprire la sconvolgente verità.

Ammiccando a 1984 di George Orwell (più volte citato all’interno del romanzo), Alessandro Gatti e Manuela Salvi hanno creato un libro che non vuole essere l’ennesimo “stupido” libro per ragazzi. Picabo Swayne, le storie della camera oscura, nonostante il titolo troppo adolescenziale, è un romanzo che ha più livelli di lettura e che si adatta a un pubblico di ogni età.

Scritto con stile semplice, scorrevole, ma mai stucchevole o banale, il libro rispolvera un genere per lungo tempo dimenticato e ha il pregio di distinguersi dalla gran parte della produzione editoriale indirizzata ai ragazzi.

L’ambientazione distopica è molto curata e viene svelata al lettore gradualmente, senza incappare nel fin troppo comune errore di infodump. Si rifà ai grandi classici del genere (tra cui il già citato 1984), ma possiede anche la giusta dose di modernità necessaria ad attrarre l’attenzione dei lettori più giovani.

I personaggi sono ben costruiti e si comportano in maniera coerente con il mondo in cui vivono. Tra tutti spicca Picabo, una protagonista che, finalmente, non è mossa dal solito amore per la presunta anima gemella (c’è una sottostoria romantica che coinvolge Picabo, ma è una trama secondaria, forse più necessaria alle esigenze di mercato che al romanzo stesso). La ragazza è mossa dallo stretto legame che ha con la madre e poi dal desiderio di conoscere la verità che si nasconde dietro i dogmi e le menzogne del governo regnante.

La trama del romanzo, però, ha la pecca di non progredire in maniera costante. Mentre per due terzi del libro il ritmo della storia è abbastanza lento (ma mai noioso, sia chiaro), nell’ultima parte la storia subisce un’eccessiva accelerazione e si ha la sensazione che l’epilogo sarebbe potuto (e forse dovuto) essere approfondito meglio. Oltre a questo ci sono delle piccole forzature, delle scelte narrative poco azzeccate, ma niente di eclatante, e nel complesso il livello rimane sempre molto buono.

Picabo Swayne, le storie della camera oscura è un ottimo esempio di come la letteratura per ragazzi non deve per forza essere mero intrattenimento. Un romanzo che si legge molto bene, che fa riflettere e che, spero, spinga chi a leggere classici immortali come 1984 o Fahrenheit 451.

Nota conclusiva riservata all’inspiegabile scelta della Fanucci di non includere illustrazioni all’interno del romanzo. Sarebbe stato molto azzeccato introdurre nel volume delle rappresentazioni grafiche di alcune scene, che avrebbero fornito un elemento visivo all’accurata ambientazione, e soprattutto sarebbe stato doveroso inserire una mappa della città di Coldbay. Le illustrazioni abbelliscono un libro, non ne degradano il suo valore letterario.

GLI AUTORI

Alessandro Gatti è nato ad Alessandria nel 1976. Laureato in filosofia, è autore di racconti e romanzi per ragazzi. Dal 1996 al 2005 è stato redattore della rivista di narrativa Maltese Narrazioni. Per le edizioni Mondadori ha pubblicato con Pierdomenico Baccalario la serie Candy Circle, i cui diritti cinematografici sono stati acquistati dal regista Enzo D’Alò. Sempre con Baccalario ha scritto la serie I Gialli di Vicoli Voltaire, edita da Piemme

Manuela Salvi è nata a Formia nel 1976. Laureata in grafica e comunicazione, ha lavorato per ben quindici anni a stretto contatto con bambini e ragazzi, come animatrice e insegnante di scuola superiore. Si occupa di letteratura per ragazzi in qualità di copyeditor, redattrice e scrittrice. È autrice di libri illustrati e di romanzi pubblicati da case editrici italiane, come Mondadori, Orecchio Acerbo, Sinnos, Fatatrac, e dall’editore francese Sarbacane

Picabo Swayne. Le storie della camera oscura

di Alessandro Gatti, Manuela Salvi
Editore: Fanucci, 2011
Collana: Teens
Pagine: 374
Formato: brossura
ISBN: 8834717848
ISBN-13: 9788834717844

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