The Night Circus – Erin Morgenstern

In tournée con due maghi e un Circo fatto di sogni

Si può apprezzare un libro in molti modi. Ci sono i libri carini; ci sono i libri molto belli; e ci sono i libri che ti fanno venire brividi anche quando ci ripensi. The Night Circus è un libro che fa venire i brividi.

Non sono imparziale verso questo romanzo, lo dico subito per togliere ogni dubbio. Mi è piaciuto esageratamente, forse anche al di là di quanto avrebbe dovuto (d’altro canto io vorrei che qualunque libro leggo mi piacesse esageratamente, quindi questa per me è una vittoria), e non so bene da dove partire a parlarne. Proviamo dalla trama, che in sé è molto semplice: in principio abbiamo New York, l’anno 1873 e il mago Prospero. Mago in entrambi i sensi della parola, quello del personaggio shakespeariano di cui porta il nome e quello di illusionista da palcoscenico. Un giorno gli viene consegnata – come un pacco – una bambina orfana di madre, il più recente tra i suoi figli illegittimi: si chiama Celia, e in breve dimostra di aver ereditato le doti soprannaturali del padre. E da qui ha inizio tutto.

Cover Americana

Tra Prospero e un altro mago, Alexander, esiste una sfida che si protrae da secoli, un complicato gioco nel quale ciascuno schiera un proprio apprendista contro un apprendista dell’altro e rimane ad assistere, senza interferire, al duello di ingegno e magia che si scatena. Prospero ha ora un’apprendista molto potente, una del suo stesso sangue; Alexander raccoglie la sfida adottando un orfano di Londra, il giovane Marco, e allevandolo nello studio dell’arcano.

Il teatro scelto per la sfida è un circo, Le Cirque des Rêves, appena nato e diverso da ogni altro al mondo: arriva in città senza che nessuno se ne accorga, e allo stesso modo scompare; apre i battenti solo dal tramonto all’alba; e quel che succede tra le sue tende è talmente incredibile, talmente meraviglioso da dare una sorta di assuefazione, e da generare un’intera subcultura di ‘appassionati’, i rêveurs, che si sforzano di seguirlo nei suoi spostamenti per il mondo. E su questo insolito ring, armati solo di forza di volontà e immaginazione creativa, Celia e Marco si incontrano senza conoscersi, si scontrano, costringono fantasia e realtà a mescolarsi, alterano vite, avverano desideri, distruggono destini e – inutile tenerlo nascosto – si innamorano.

Molte persone che conosco (e ne conoscete anche voi) a questo punto diranno: “Ancora il circo misterioso? Ancora la sfida tra maghi? Ancora la storia d’amore??” Già, ancora. L’ennesima storia di questo tipo. Come la Gioconda è l’ennesima faccia che sorride. Come la Cappella Sistina è l’ennesima carrellata di scene della Bibbia.

A questo punto vorrei poter dire qualcosa di intelligente sul libro, un qualche commento very smart che faccia venir voglia a tutti di leggerlo. Ma non ci riesco. Questo è un romanzo che è inutile tentare di analizzare razionalmente. Tutto quel che sono riuscito a fare io, in mezzo alle sue pagine, è stato mollare qualunque giudizio e lasciarmi intossicare dalla storia. Perché The Night Circus è meraviglia pura, è oppio per la mente. È un libro che non va letto: va inalato.

Copertina Edizione Inglese

Non solo per il magnifico setting vittoriano (sì, anch’io sono uno di quelli che girerebbero sempre col cappello a cilindro); non solo per i personaggi (e ce ne sono tanti, la storia è molto più corale di quanto non emerga dal mio riassuntino); non solo per i complessi piani temporali, che intrecciano presente, futuro e ‘tempo eterno’; non solo per la magia dei protagonisti, che pure riesce a scolpire con il fuoco, a far germogliare il ghiaccio, a chiudere un racconto in una bottiglia, a far navigare vascelli di carta stampata su oceani di inchiostro. Per tutte queste cose insieme e, più di ogni altra, per il Circo stesso. Un intero universo bianco e nero – gli unici due colori permessi al suo interno, sulle cose come sulle persone – dove ogni minimo dettaglio è una sfida all’immaginazione e il tempo è scandito da un gigantesco orologio in perenne metamorfosi. Che, beffa estrema, non è opera di magia ma di puro ingegno umano.

In mezzo a tutto questo, non pensiate che The Night Circus sia un fiaba per bambini fatta di zucchero filato. Una fiaba lo è senz’altro, e intenzionalmente, ma non potrebbe essere meno infantile di così. Sullo sfondo non cessano mai di aleggiare le ombre immense, tenebrose dei due padroni di Celia e Marco, e gli stessi protagonisti non attraversano la storia con mani immacolate. È un libro che parla di amori adulti, di tradimenti adulti, della responsabilità di usare ai propri fini le vite degli altri, e del dover affrontare – e sconfiggere – un destino che non sempre ci si è scelti da soli.

Concludo, come sempre, con qualche dato tecnico. L’autrice, Erin Morgenstern, è un’esordiente (e io stento a crederci, tanto è matura questa sua prima opera), fa l’illustratrice e vive a Salem, dove evidentemente l’aria è ancora intrisa di stregoneria. Il romanzo, uscito quest’anno, è pubblicato nell’edizione americana da Doubleday e in quella britannica da Harvill Secker. I diritti cinematografici sono stati acquistati ancor prima che il libro andasse in stampa, ma, come ha saggiamente commentato Francesco Dimitri parlandone con me, è impossibile fare di questo libro un film. O meglio, è perfettamente possibile, ma la sua potenza narrativa, la sua meraviglia oppiacea e ipnotizzante sono intrasferibili fuori da una pagina scritta. The Night Circus è un romanzo nel senso più completo del termine. E di romanzi come questo, oggi, c’è più bisogno che mai.  

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Comments

Posted On
nov 25, 2011
Posted By
Chagall

Salve, è la prima volta che commento qui. Spero di non essere inopportuno.
Ci sono notizie per quanto riguarda un editore italiano?

Posted On
nov 26, 2011
Posted By
Luca Tarenzi

Ciao, non sei assolutamente inopportuno, figuriamoci!
Per ora non so di nessuna editrice che sia in procinto di pubblicarlo in Italia, ma con il livello di interesse che ha suscitato sul mercato internazionale e con la Summit Entertainment intenzionata a produrre il film, mi meraviglierebbe moltissimo che non arrivasse anche in questo paese.

Posted On
nov 27, 2011
Posted By
Chagall

Grazie mille per la risposta. E se posso permettermi, complimenti per il romanzo “Il sentiero di legno e sangue”, mi è piaciuto.

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