Once Upon a Time

Le favole al tempo della tv

Sappiamo tutti come il mondo delle favole sia complicato. Dagli studi di Propp a quelli di Freud e Jung sulla catarsi e sugli archetipi, la fiaba presenta una complessità che va oltre il semplice racconto per bambini. A movimentare il panorama televisivo ci pensa ora la ABC che cerca di trasporre il mondo delle fiabe sul piccolo schermo con Once Upon a Time.

La storia è quella di Emma, che nel giorno del suo 28 compleanno viene rintracciata dal figlio dato in adozione dieci anni prima. Il figlio Henry la porta nel suo paese, Storybrooke, e le racconta che solo lei può spezzare la maledizione che ha intrappolato qui i personaggi delle fiabe che vivono in una sorta di perenne presente senza ricordi del passato. Parallelamente, la serie ci racconta come questa maledizione sia reale e parta dalla storia di Biancaneve che viene maledetta dalla regina cattiva e relegata in un mondo dove nessuno ricorda la sua origine. Solo sua figlia – Emma appunto – potrà rompere la maledizione.

Raccontata così la storia può sembrare sciocca ma la serie – pur non mostrando ancora un percorso chiaro, ma siamo solo ai primissimi episodi – si connota per l’originalità dell’approccio alla narrazione con uno sviluppo parallelo tra mondo reale e quello delle fiabe. Siamo, come detto, solo all’inizio di questa nuova serie che comunque evidenzia un interesse per questo nuovo meta-genere visto che in contemporanea la NBC ha prodotto Grimm, che si sviluppa sempre nel mondo delle favole. 

La serie è creata Adam Horowitz e Edward Kitsis (entrambi già insieme in Lost, Felicity, Birds of Prey tra gli altri) e per ora è stata molto ben accolta dal pubblico. Il merito è anche del cast che presenta Jennifer Morrison (Cameron in Dottor House) nel ruolo di Emma, Ginnifer Goodwin (Big Love) in quello di Biancaneve, Lana Parrilla (24) nelle vesti della strega cattiva, Josh Dallas (Thor) come Principe Azzurro, Robert Carlyle (non credo sia necessario elencare i suoi film….) come Tremotino, e poi ancora Giancarlo Esposito (Breaking Bad), Jared Gilmore (Mad Men), Kristin Bauer (True Blood). Da segnalare tra i produttori il nome di Jane Espenson, la sceneggiatrice-produttrice che ormai firma la maggior parte dei successi televisivi specialmente di genere fantasy e sci-fi come Buffy, Torchwood, Caprica, Warehouse 13, Game of Thrones, Battlestar Galactica, e molti altri ancora.

Aspettiamo i prossimi episodi con curiosità per scoprire se gli autori riusciranno a tenere il filo della narrazione senza creare troppa confusione poiché il materiale è rischioso ma ha il suo indubbio fascino.

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