Prima di vederlo approdare nelle sale internazionali toccherà attendere fino a Febbraio 2012, ma siamo certi che l’attesa non deluderà nessuna delle aspettative.
Girato interamente in 3D e ispirato a Le straordinarie invenzioni di Hugo Cabret di Brian Selznick (2007, Mondadori), Hugo 3D è il nuovo interessante progetto tridimensionale di uno dei registi più apprezzati del mondo conosciuto… Martin Scorsese.
Principalmente pensato per un pubblico più giovane, il film rappresenta un importante punto di svolta per un regista maturo ed affermato come Scorsese, che decide di cimentarsi per la prima volta in un fantasy generazionale, che strizza l’occhio al passato in memoria di geni come Charles Dickens e, ovviamente, George Méliès.
Le straordinarie invenzioni di Hugo Cabret, infatti, trae ispirazione dalla poetica del regista francese, in particolar modo ad uno dei suoi più grandi capolavori, Voyage dans la lune, del 1902. La sensazione che si ha, infatti, sfogliando le sue pagine è proprio quella di ammirare un film muto su cellulosa, cosa che ha semplificato sensibilmente la sua trasposizione cinematografica.
Non solo Méliès, ma anche Dickens, dunque. Sì, perché il libro di Selznick (e, dunque, il film di Scorsese) racconta le avventure del piccolo Hugo Cabret, che rimasto orfano decide di trasferirsi tra le mura di una stazione ferroviaria di Parigi. È qui che incontrerà il signor Méliès, burbero ex cineasta divenuto proprietario di un negozio di giocattoli, ed è qui che il Hugo farà la scoperta di una chiave misteriosa, che lo catapulterà in una misteriosa – e, forse, pericolosa – avventura.