Benvenuti a Bedlam, la casa infestata di Sky Living

La serie tv che ha spopolato online è approdata su Fox il mese scorso – e che ha deluso non poco le aspettative create.

La casa infestata è da sempre uno dei temi portanti del cinema quanto della letteratura horror. Perché la casa, si sa, è il locus amoenus in cui sentirsi protetti e al sicuro, il luogo che, una volta minato, ci rende più vulnerabili, dunque facilmente attaccabili. La sua trasposizione su carta o su pellicola si perde letteralmente nella notte dei tempi e vanta, tra i suoi “sostenitori” veri e propri geni del male del calibro di John Carpenter, George Romero e Tobe Hooper.

Ideata da David Allison, Neil Jones e Chris Parker, I fantasmi di Bedlam – in onda su FOX dal 10 Ottobre – è una trasposizione a puntate di un film horror del 1946 diretto da Mark Robson, ambientato in un ex manicomio trasformato in residence, abitato da un gruppo di giovani bellocci inglesi ed infestato da una moltitudine indefinita di spettri, ex pazienti del manicomio, che si palesano agli occhi esterefatti, sconvolti e spaventati degli abitanti in cerca di aiuto, salvezza, redenzione e, all’occorrenza, vendetta. Vendetta contro chi, ovviamente, ha tolto loro il diritto a vivere.

Il protagonista, ovviamente belloccio come tutti gli altri personaggi secondari e principali della serie, è Jed Harper, interpretato da Theo James, l’unico in grado di vedere i fantasmi ed entrare intimamente in contatto con loro… Tramite un sms! Sì, perché il povero Jed è la trasposizione moderna del traghettatore di anime, un essere umano con l’ingrato compito di informare le anime del loro recente trapasso.

Attraverso i drammi di queste anime in pena, tuttavia, veniamo a conoscenza di qualcosa che si rivelerà ben più importante, ai fini della narrazione stessa. I veri “cattivi” non sono gli spiriti disperati che albergano “abusivamente” le case di Bedlam Heights… Sono i protagonisti della serie, gli abitanti di quella palazzina, ad avere qualcosa da nascondere. Qualcosa di spaventoso, spesso, inquietante e, talvolta, impronunciabile.

È questa la vera novità di questa serie: per il resto, I fantasmi di Bedlam non sono altro che un mix imbranato di clichè cinematografici, con una regia curata nei dettagli ed una fotografia volutamente retro, ma anche con una sceneggiatura debole e priva di colpi di scena, in cui lo spettatore arriva alla fine della stagione più per sfinimento che per effettivo interesse. I personaggi non hanno tridimensionalità e gli spettri, spesso, sono grottescamente triviali.

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