Rosa e gli altri corti che trionfano sul web

Spopolano online e fanno incetta di premi in giro per i festival di tutto il mondo. Jesus Orellana, Fabio & Fabio e Giacomo Cimini sono le giovani promesse di un roseo futuro del cinema fantastico. E non dite che non v’avevamo avvisati.

C’è chi dice che il cortometraggio sia il punto di partenza per un cineasta. Una sorta di prova, di sperimentazione. Niente di più sbagliato. Ci sono cortometraggi, infatti, che pur essendo opere prime – in alcuni casi – sono capaci di trasmettere molto più di un lungometraggio diretto da un regista consumato e di fama mediamente riconosciuta.

Cortometraggi come Rosa di Jesus Orellana, The Silver Rope di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro e La città nel cielo di Giacomo Cimini, che in quest’ultimo periodo stanno riscuotendo un più che meritato successo tra i Festival di tutto il mondo (ma soprattutto sul web).

The Silver Rope

In bilico tra Ghost in the Shell e Wall-E, Rosaracconta, completamente in CGI, le avventure di un robot dalle splendide fattezze femminili (Rosa, per l’appunto), facente parte di un progetto – il Kernel – mirato alla “ricostruzione” del pianeta terra, andato in rovina nel corso dei secoli. Diretto dal giovane regista spagnolo Jesus Orellana, questo piccolo capolavoro verrà proiettato il 6 Ottobre al Sitges Film Festival, il più grande festival del cinema fantastico europeo (e non solo).

In un futuro non troppo lontano, un gruppo di scienziati giunge ad una scoperta unica nel suo genere: la localizzazione dell’anima all’interno degli esseri umani, e la sua effettiva indipendenza dal corpo, in un punto preciso chiamato “la corda d’argento” (the silver rope, appunto). Scossa dalla notizia, e dal significato etico che porta con se la scoperta, la popolazione di tutto il mondo conosciuto viene travolta da un’insostenibile crisi fisica, mentale ma, soprattutto, spirituale, che porterà poi, definitivamente ad una presa di coscienza fondamentale: non c’è Dio, non c’è salvezza, non c’è alcuna vita dopo la morte. Diretto da Fabio & Fabio

La città nel cielo

(Fabio Guaglione e Fabio Resinaro), The Silver Rope è uno dei più interessanti e pluripremiati cortometraggi italiani degli ultimi anni, talmente poetico da far impallidire i suoi “cugini” più importanti (col rischio di esagerare, se The Silver Rope fosse un lungometraggio potrebbe essere paragonato a capolavori fantascientifici del calibro di Blade Runner N.d.R.).

Girato da Giacomo Cimini – grazie all’eredità di un nonno generoso, La città nel cielo, ispirato ad Enough to Bathein di Yair Packer, è una perla di rara bellezza all’interno di un cinema italiano indipendente fatto di patacconi dozzinali e plasticoni da bigiotteria. La poetica che ruota intorno al film, la fotografia volutamente fredda, le scenografie accuratamente cyberpunk, i personaggi fortemente definiti nonostante il breve tempo a disposizione,fanno di questo cortometraggio uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni. Con le sue ambientazioni volutamente steampunk, La città nel cielo sembra voler rimandare (consapevolmente o meno) moltissimo a predecessori come Blade Runner, l’intero universo animato di Hayao Miyazaki (la città dilaniata dall’inquinamento ricorda nello specifico quella di Nausicaa della valle del vento), ma anche il manga dal sapore steampunk Full Metal Alchemist.

Rosa (di Jesus Orellana)

The Silver Rope (di Fabio & Fabio)

La città nel cielo (di Giacomo Cimini)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.
  • RSS
  • Facebook