La mappa del dragone. I suoi segreti sono nascosti sotto la sua pelle: un fantasy innovativo dal sapore orientale e un romanzo di formazione. Per la prima volta in Italia Charles de Lint: un maestro del fantastico contemporaneo.
Strepitosa anteprima su un titolo che farà parlare di sé a lungo anche sul territorio italiano. Non è infatti facile imbattersi in un fantasy dove la mitologia orientale sia così ben trattata come ne La mappa del dragone, a Novembre in tutte le librerie per Newton Compton (titolo originale The Painted Boy), nelle cui pagine Charles de Lint ci offre invece un’ampia visuale di un mondo intriso di tradizioni e mistero. Il romanzo narra la storia di Jay e del percorso interiore che dovrà affrontare, prima di capire realmente quale sia il suo destino. Al compimento dell’undicesimo anno di età, sulla schiena di Jay Li appare all’improvviso l’immagine di un drago, simbolo dell’appartenenza ai Dragoni gialli: una tribù di guerrieri che nell’antichità proteggeva l’imperatore. Ancora oggi chiunque porti impresso sulla pelle il loro simbolo ha una missione da svolgere, un luogo o una persona da salvare.
Per questo, dopo sei anni di massacranti allenamenti sotto la guida della nonna, una donna saggia ed enigmatica, Jay lascia la Chinatown di Chicago e vaga alla ricerca del suo destino. Percorrerà l’Arizona, affronterà gang di criminali e sfiderà il Tigre, lo spietato leader di un clan da sempre nemico dei Dragoni Gialli. In una città in cui dilaga la violenza, ai margini di un deserto dove i confini tra la realtà, l’allucinazione e la magia si perdono, creature soprannaturali, mutaforma, assassini e gangster lottano per il potere.
Solo Jay può fermare la spirale di odio. Solo lui può risvegliare la forza del Dragone che dorme, e donare di nuovo giustizia e pace a un popolo che ha già visto troppo sangue. Per riuscirci, dovrà affrontare una serie di pericoli, e molto altro in un mondo-non-umano dove le sfide vengono lanciate solo per sopravvivere, ma per dimostrare il suo valore al clan.
La maggior parte della storia è narrata in terza persona, ma viene di tanto in tanto interrotta dai pensieri in prima persona dell’affascinante Jay, il cui punto di vista rappresenta in questi tratti l’asse portante dell’intero romanzo, permettendoci di entrare nella psicologia del protagonista e di conoscerlo più a fondo, percorrendo con lui l’origine del futuro al quale è predestinato.
I personaggi sono caratterizzati da caratteri simpatici, che saltano subito agli occhi dei lettori e li rendono di piacevole compagnia durante il corso dell’intera trama. Il tema della mitologia e delle antiche tradizioni, che segnano la cultura a cui Jay appartiene, dipinge il difficile relazionarsi del ragazzo con queste, e rende l’importante compito che gli è stato assegnato una meta che gli permetterà di trovare in se stesso quei valori simbolo della sua civiltà.
Un nuovo approccio al genere fantasy per i già appassionati e per tutti coloro che vorranno per la prima volta avvicinarsi ad un mondo arcano più vicino a noi di quanto crediamo.
L’AUTORE:
Charles de Lint è nato il 22 dicembre 1951, autore canadese di Fantasy e musicista folk celtico, ed è anche a capo di The Magazine of Fantasy & Science Fiction. Insieme a scrittori come Terri Windling e John Crowley, de Lint ha reso popolare il genere di urban fantasy e di quella finzione mitica che rientrano in qualche luogo fra la letteratura fantasy classica e la narrativa mainstream con un pizzico di magico realismo. I suoi lavori sono stati nominati una volta per il premio Nebula, e 12 volte per il World Fantasy Award.