Tra Avalon e la California, lo scontro tra fate e troll prende corpo. La protagonista è una ragazza che scopre di essere una fata, divisa tra l’amore per il consimile Tamani e l’umano David…
Immaginate una giornata come tante. Vi accingete ad andare a lavoro o a scuola e improvvisamente vi spuntano dei fiori dalla schiena. Poi scoprite che nelle vostre vene non scorre sangue, come avviene per tutti i comuni mortali, ma un liquido biancastro. La linfa, la stessa che percorre i vegetali. E a un’analisi approfondita, il microscopio rivela la forma delle cellule. Cellule vegetali. Scoprite di essere un vegetale. Ma non una pianta o un fiore come tanti. Siete una fata. E le fate sono protagoniste del romanzo d’esordio di Aprilynne Pike, americana che ha una madrina d’eccezione: Stephenie Meyer.
A Laurel, quindici anni, appena trasferitasi a Crescent City con il padre e la madre, accade proprio questo. Fiori che le spuntano dalla colonna vertebrale. Fiori che sembrano ali (da qua il titolo).
Tutto ha inizio un giorno, quando tra le scapole scopre un’irregolarità della cute. Forse un brufolo, cosa normale per un’adolescente, meno per lei che ha sempre avuto una pelle levigata, non influenzata dall’attività ormonale che si traduce in acne e inquietudini di cui lei sembra non soffrire.
La ragazzina spalma sul brufolo un unguento, ma quello, anziché ridursi, si amplia. Laurel cerca di nascondere l’escrescenza con abiti sempre più larghi. Poi, improvvisamente, l’avvenimento inatteso: sulla schiena sbocciano dei petali che “formavano una sorta di stella a quattro punte arrotondate”. Da questi petali promana un profumo che tutti odorano con piacere. Un piacere che la ragazza non sente. Al suo posto, paura.
Mettendosi alla prova, scopre che tutto nasce proprio dal suo corpo. . Come se dentro di lei ci fossero le radici di quei fiori meravigliosi e terribili insieme. Che cosa deve fare? Non può continuare a indossare abiti larghi, deve trovare una spiegazione.
La fortuna la conduce verso un ragazzo, David, per cui fin dall’inizio ha mostrato un forte interessamento. I due iniziano a frequentarsi e proprio la passione per la biologia di lui le consente di sapere qualcosa di più. Un’analisi dei petali, fatta al microscopio, conferma la loro natura vegetale. A questo punto, sorgono nuovi interrogativi, vista l’assurdità della situazione. Come può, un essere umano, sbocciare? Chi è Laurel veramente? Le origini della sua vera famiglia sono sconosciute, poiché la protagonista è stata trovata all’età di tre anni abbandonata davanti alla porta di casa. I genitori, con cui è cresciuta, l’hanno adottata.
Ha particolari abitudini alimentari. Vegana, ovvero vegetariana pura, non ha mai mangiato un hamburger, né è appassionata di dolci, se non sono frutti: fragole e, soprattutto le dolci pesche sciroppate che ha in casa. È inoltre cresciuta in un contesto famigliare che rifugge dalla medicina tradizionale, prediligendo le cure con le erbe. Mai un ricovero in ospedale per tutti e tre e una vita sostanzialmente ricca di sane abitudini, come avviene per poche famiglie americane. Altri segni di distinzione della ragazza sono i capelli biondi e gli occhi chiari. Sottile e slanciata, sembra uscita da un libro di fiabe, proprio per la bellezza eterea che la contraddistingue, notata da tutti, ma non da lei. E, ancora, l’abbigliamento insolito, malgrado le temperature basse. Come se il freddo non la sfiorasse minimamente, alle soglie dell’autunno, indossa infradito e canottiere e un capo di poco più pesante, la fa accaldare.
Nessuno la prende in giro, nella nuova scuola, cosa che nella maggior parte dei libri fantasy non avviene, poiché troviamo un protagonista “diverso”, preso di mira da bulli o malvisto e oggetto di dicerie. Qua invece non abbiamo niente di tutto questo, anzi, forse Laurel, ha la dote di incantare tutti. Ma la sua diversità deve avere una spiegazione…
Laurel è una fata. Lo scopre nell’appezzamento verde attinente alla proprietà della famiglia della madre, dove ha abitato fino a poco tempo prima. Sarah è intenzionata a vendere il podere, anche se ha diversi dubbi. Il legame affettivo è molto forte, anche se, d’altra parte, la vantaggiosa offerta fatta dall’inquietante signor Barns (nulla a che vedere con quello dei Simpson, se non l’aspetto fisico, a dir poco sgradevole) agente immobiliare che “a pelle” non piace alla ragazza. Di ritorno nella vecchia casa per pulizie, la giovanissima protagonista fa un incontro a dir poco incredibile. Un giovane dagli occhi e dai capelli verdi le si approccia. Si chiama Tamani e le rivela cose cui inizialmente non vuole credere.
Laurel scopre di essere una fata d’autunno. È stata portata sulla Terra con una missione: evitare la vendita della proprietà. . Lauren è una fata. Lui, invece, è una fata di Primavera, meno potente di lei, ma magico. Fa la sentinella, insieme ad altre fate –maschi- che popolano quel luogo meraviglioso. Laurel è incredula, ma i fatti comprovati dagli strumenti scientifici sono inoppugnabili. Le sue cellule sono quelle di una pianta. Il colore dei suoi capelli e dei suoi occhi dipendono dall’alimentazione. Tamani mangia solo alghe e ciò spiega le tinte dominanti, il verde dello sguardo e della chioma.
La giovane tornerà ancora in quel luogo incontaminato, dove scoprirà altre mirabilia. Scoprirà che la sua vita con gli umani è stata voluta dalle fate. Fa parte di un esperimento, ma è stata portata sulla Terra con una missione: evitare la vendita della proprietà. Questo perché si tratta di un luogo di transizione, dove si trova il cancello che porta alla terra magica di Avalon e su cui alcune terribili creature hanno messo gli occhi. Già in passato hanno provato a ingaggiare una guerra contro le fate, ma le forze unite di Artù, Merlino e Oberon, supportati dalle altre magiche creature, hanno avuto la meglio, contro questi esseri chiamati troll.
Creature della notte contraddistinte da un aspetto fisico asimettrico che ne denota l’inferiorità, i troll hanno tuttavia dalla loro una straordinaria forza fisica, cui si accompagna una malvagità fuori dal comune. Il loro obiettivo è distruggere il cancello che conduce ad Avalon, per poter invadere la magica terra, contraddistinta da una grande ricchezza. Per far ciò, devono però impossessarsi della proprietà. Riuscirà Lauren ad impedire alla madre di vendere la proprietà?
Mentre le vicende si fanno via via più avvincenti, Laurel, si trova improvvisamente divisa tra due amori. David, che fin dal primo giorno di scuola le dà attenzioni e le consente di integrarsi nel gruppo di amici, è il giovane umano che scopre il suo segreto. Non teme la diversità della ragazza, anzi, le sta vicino, dimostrandole un amore profondo e sincero, raro per un adolescente. Insieme affrontano una prova che mette a rischio le loro esistenze.
Quando però subentra Tamani, la situazione si complica. Laurel resta affascinata dalla sentinella, che fin dall’inizio mostra di tenere a lei. È molto diverso da David: passionale, ferino in alcuni atteggiamenti. E fin dall’inizio prova una certa repulsione, o meglio, gelosia, verso David. Ma Tamani è della stessa natura di Laurel e Laurel ha bisogno di lui per risalire alle sue origini e per affrontare le prove della vita. Per conoscere se stessa.
Wings è un romanzo ad alto tasso romantico, ma anche avvincente. Protagonista è una ragazza che, come avviene in molti fantasy, compie un viaggio formativo, prezioso per la definizione di sé. È una ragazza, ma prima ancora una fata che sfugge alle immagini tramandate dalle leggende umane. Lo stesso Tamani dice che le leggende umane non ci hanno mai azzeccato. E infatti le fate, dotate di poteri magici, sfuggono alla rete delle definizioni. Nessuna bacchetta magica o polverine che consentono di effettuare sortilegi. Esistono però elisir e incanti effettuati secondo modalità che sfuggono alle leggende umane. E’ risaputa e confermata anche la leggiadria delle fate, creature superiori che si distinguono per grazia e bellezza.
Laurel, Tamani, ma anche le altre creature materializzate dalla penna della Pike, come Shar hanno queste caratteristiche, tramandate dalla tradizione orale. Oltre a questo, c’è il legame concreto con la natura. La loro carne vegetale, la linfa come sangue, le fioriture che rispettano i cicli delle stagioni. Ma c’è anche la leggendaria “via delle fate”. Avalon è anche il regno dei diamanti, e la tradizione ferica propone la cosiddetta “Valletta di pietre preziose”.
Abbiamo però anche il mondo degli umani. David è un essere umano, ma affronta le vicende di Laurel con grande coraggio. Con naturalezza, certo mostrandosi stupito, ma senza farle pesare le rispettive differenze. Forse perché l’amore è un sentimento che abbatte le barriere dei pregiudizi e le paure. Come in Twilight, anche se con creature diverse, si propone l’amore tra un essere sovrannaturale e un umano. Non manca però “il terzo lato del triangolo” rappresentato dalla creatura della stessa… soprannaturalità.
La Pike offre una storia da leggere in un fiato, tenuta a battesimo da Stephenie Meyer, madrina d’eccezione per la giovane autrice. Molte descrizioni, ma mai orpelli che appesantiscono il narrato, preciso, pulito e pragmatico. Una scrittura che non si sofferma su dettagli macabri o scabrosi, che mira a mettere in luce la profondità dei sentimenti attraverso le azioni. C’è molta azione, incalzante, sul filo del rasoio, mai eccessiva. La passione per le fate, di cui racconta l’autrice, parlando di sé, è evidente e non manca di attrarre il lettore in un cerchio incantato.
Wings è il primo capitolo di una saga che trae spunto dalla mitologia del parallelo mondo delle fate. Un libro davvero magico. Un grandissimo successo editoriale a stelle e strisce che presto diventerà un film. Protagonista, la bella Miley Cyrus, nota per la sua Hannah Montana. Il secondo capitolo s’intitola Spells, uscito in Italia per lo stesso editore da poco.
L’AUTRICE:
Nata a Salt Lake, Aprilynne Pike è sempre stata una grandissima appassionata di fate e ha sempre avuto una fervida immaginazione. Laureata in scrittura creativa al Lewis-Clark State College, attualmente vive in Arizona con il marito e i tre figli. Tra le sue passioni, oltre alla scrittura: la lettura, il canto, la recitazione e il lavoro come educatrice.
Wings è il suo libro d’esordio, uscito in America per la Casa editrice Harper. Segue Spells, uscito in Italia e Illusions, quest’ultimo uscito per ora e di recente solo in America.
Sito ufficiale: www.aprilynnepike.com