L’universo sensuale e intrigante di Jeaniene Frost irrompe nuovamente in libreria con L’urlo della notte, terzo romanzo della serie di Cat & Bones, in libreria dal 16 giugno. L’autrice si racconta per la prima volta al pubblico italiano in un’inedita intervista.
Nell’aprile 2010 per Fanucci Editore usciva il romanzo urban fantasy/paranormal romance La Cacciatrice della Notte dell’autrice statunitense Jeaniene Frost. Ad un anno di distanza le fans accanite dei fantastici protagonisti Cat & Bones continuano a crescere e un numero sempre maggiore di donne italiane si sta convertendo al fascino magnetico e sensuale della Night Huntress Series, una delle migliori serie del genere in circolazione.
Cat e Bones sono una coppia scoppiettante e mozzafiato, che regala al pubblico sempre nuove avventure a cui appassionarsi, ricche di colpi di scena e azione irrefrenabile. Ironia, sensualità, tensione e brio rendono questi romanzi leggeri ed entusiasmanti, adatti ad un pubblico adulto che ricerca una lettura spensierata e piccante in cui immergersi.
Di seguito l’intervista rilasciata dall’autrice Jeaniene Frost in esclusiva per urban-fantasy.it, in cui l’autrice svela nuovi lati della sua persona, i progetti a cui sta lavorando e i retroscena di una serie diventata un cult per gli appassionati di urban fantasy e paranormal romance.
1. La maggior parte delle saghe nel genere paranormal romance è organizzata con una struttura episodica: il contesto rimane il medesimo ma ogni libro ha come protagonista una nuova coppia che si incontra e si innamora. Tu hai fatto la scelta invece di una saga che ha come protagonisti fissi gli stessi due amanti, mostrando che una coppia felice (anche se in varie difficoltà) e solida non stanca affatto, ma anzi da una marcia in più alla storia! Come hai maturato questa scelta?
La ragione è piuttosto semplice – più o meno a metà scrittura del primo libro che vedeva protagonisti Cat e Bones, ho capito che la loro storia era troppo vasta per essere raccontata in un solo romanzo. Ho scritto quindi il secondo libro e non avevo ancora finito di raccontare le loro avventure. Ho provato la stessa cosa dopo aver scritto il terzo. Fino a quando non ho firmato un contratto con un editore, non mi sono accorta che pubblicare una serie romance con protagonista sempre la stessa coppia di eroi era considerata una cosa insolita. Il primo romance che ho letto è stato Skye O’Malley di Bertrice Small, e anche in questo caso si trattava di una serie che aveva sempre gli stessi protagonisti, come diversi altri che mi è capitato di leggere a quei tempi. Ora quest’abitudine è andata persa chissà dove, è meno diffusa, ma sono felice di costatare che raccontare una storia d’amore nel corso di una serie di libri è tornato di moda nel genere romance.
2. Cat e Bones hanno un indiscutibile carisma, da soli e come coppia! Da dove arrivano questi due personaggi che ci hanno incantato così tanto? Come sono nati nella tua fantasia? E soprattutto come nasce la serie Night Huntress?
Fin da quando ero piccola, ho sempre fatto sogni molto vividi. Da quando avevo circa dodici anni, ho iniziato a metterne qualcuno su carta e a tirarne fuori delle storie, ma non le ho mai terminate. Appena prima del mio trentesimo compleanno, ho sognato una donna mezza vampira litigare con un vampiro perché lei lo aveva lasciato. Nel sogno, sapevo che lei non avrebbe voluto lasciarlo e che lo amava ancora, ma riteneva che la loro relazione fosse destinata a finire. Sapevo anche che il vampiro maschio l’aveva cercata e non aveva nessuna intenzione di essere messo da parte. Chiedendomi chi fossero quelle persone, e anche come avrebbe potuto vivere un mezzo-vampiro, è nato Halfway to the grave (La Cacciatrice della Notte in Italia, n.d.R.). Allora, come ho scritto sopra, non sapevo che sarebbe stato l’inizio di una serie. E così Cat e Bones mi hanno preso di sorpresa.
3. Quando scrivi di loro, come si comportano? Devi accompagnarli per mano passo dopo passo, oppure tendono a sfuggirti e a creare dialoghi e situazioni da soli? Qual è il suo personaggio preferito della saga, quello a cui è più affezionata?
I miei personaggi tendono ad afferrare il volante mentre scrivo di loro. Comincio con una linea guida piuttosto aperta, ma la maggior parte dei dialoghi e oltre la metà degli eventi mi vengono in mente mentre scrivo. Non sono cose che riesco a programmare in anticipo. Questo va bene per me, ma alcuni autori preferiscono scrivere la trama in modo meticoloso prima di mettersi a scrivere, perché è il metodo che preferiscono. Lo stile di scrittura può variare da autore ad autore. Per quanto riguarda un eventuale personaggio preferito della serie, non ne ho nessuno in particolare, perché sono volubile. Quello di cui scrivo in un determinato momento è di solito il mio preferito. Mentre scrivevo di Cat e Bones, erano loro. Ora che sto scrivendo libro il libro di Vlad e Leila, sono loro i miei preferiti.
4. A volte sembra quasi che tu riesca a creare più emozione di quella che racconti: butti i tuoi personaggi in una situazione estrema, in un sentimento sconvolgente, e poi lasci che affrontino e risolvano il tutto con poche parole o anche con solo un breve gesto. Durante la lettura è quasi frustrante, ma la verità si coglie a libro chiuso, perché rimane un sacco di spazio per sognare quelle parole mancanti! Ti è mai capitato di voler scrivere di più, di dover tagliare per ragioni narrative oppure editoriali? Hai qualche out take che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
Sì, spesso mi piacerebbe aggiungere più dettagli, ma in certe situazioni potrebbero impantanare la trama di informazioni inutili. Penso che tu abbia descritto perfettamente questo aspetto dicendo che non sapere come andrà a finire la storia aggiunge ancora più emozione, almeno fino alla fine, quando tutte le cose vengono rivelate. Ci sono parecchie scene eliminate che ho postato online per i lettori. Chiunque sia interessato può trovarle QUI.
5. Due parole: capitolo 32 (libro 2 n.d. R.)! Hai dato vita a una scena che ha conquistato e mandato in fibrillazione praticamente tutte le tue lettrici. Ho visto, con somma invidia, che in USA è stata anche creata una linea col logo “Chapter 32” che comprende magliette, felpe, borse, tazze, mug. È stata una scelta audace (e felice) inserire tutta la serie di fantasie che racconta… Ne parliamo? Ne vedremo altre di queste splendide scene nei prossimi romanzi?
Quando ho scritto quel capitolo, è stato prima che i miei libri fossero pubblicati, così non ho mai pensato che qualcuno lo avrebbe letto, tranne me. Dopo che il libro è stato venduto e mi sono resa conto che presto chiunque l’avrebbe potuto leggere ed ero molto preoccupata che avrebbe potuto offendere i lettori perché troppo esplicito. Alcuni si sono in effetti risentiti, ma con mia sorpresa alla maggior parte di loro è piaciuto molto l’aspetto senza esclusione di colpi di questo capitolo. Penso che sia adeguato alle circostanze del mio personaggio in quel momento, ma deliberatamente non ho cercato di “sorpassarlo” con ogni libro successivo. Ci sono andata vicino in un capitolo di This Side of the Grave (Cat e Bones, libro di cinque n.d. R.). Per darvi un’ idea del contenuto, diciamo solo che ci sono stati dibattiti riguardo la fattibilità di una maglietta con su scritto “Chapter Twenty-One: Cat Bites Back”. Ehm, lascio che la vostra immaginazione ne tragga le conclusioni!
6. Dal terzo libro della serie hai inserito il personaggio di Vlad, da odiare e amare allo stesso tempo, legato al personaggio storico che grazie a Stoker è diventato il vampiro per antonomasia! Come mai questa scelta? Avrà molto spazio nei prossimi libri?
E’ buffo perché quando ho cominciato a scrivere di vampiri, ho giurato a me stessa che non avrei mai toccato il mito di Dracula. Lo hanno fatto così tante volte che ho pensato che fosse meglio lasciare stare. Ma mentre scrivevo una scena di forte tensione nel terzo libro della serie Night Huntress, mi sono trovata a scrivere che Bones era seccato, perché “quella canaglia sanguinaria” era alla sua porta. Dracula è apparso nel libro senza essere stato invitato, ma una volta arrivato, la sua personalità e i dialoghi mi sono venuti in mente con una chiarezza tale che non potevo cambiare niente, anche provandoci. Una volta saputo che Vlad era lì per restare, ho effettuato ricerche sul personaggio storico di Vlad l’Impalatore e ho scoperto che esistevano in realtà due versioni dello stesso mito. Nella versione tedesca Vlad viene dipinto come un sovrano la cui crudeltà sadica ha ispirato il mostro nel libro di Stoker, ma quella russa e quella rumena parlano di un sovrano che non fu il più crudele tra i suoi contemporanei, e la cui vita è stata dedicata al suo popolo e al suo Paese. Tale seconda versione sembrava adattarsi al personaggio dei miei libri e da questa quindi ho tratto la storia passata di Vlad. Egli è infatti un personaggio secondario di primo piano nella serie Night Huntress, e ora sto scrivendo una serie spin-off con Vlad come protagonista, che verrà pubblicata nel 2012. Così non ho poi rispettato così bene la decisione iniziale di non scrivere di Dracula, vero? *ammicca*
7. Ti piacerebbe vedere la trasposizione cinematografica della saga? Preferiresti un film oppure una serie televisiva? Chi vedresti nei panni di Cat e Bones?
Sarei oltremodo lusingata nel caso in cui i miei libri fossero trasformati in film o in una serie TV, ma le probabilità sono così basse, che preferisco non pensarci. E’ sempre stato il mio sogno essere una scrittrice, e quel sogno si è avverato. Sembrerebbe egoista da parte mia desiderare ancora di più, quando non avrei neanche mai pensato di riuscire ad arrivare a questo. Ma se il cielo volesse che un film o una serie TV venissero tratti da Cat e Bones, non credo che qualsiasi altro attore potrebbe corrispondere all’ immagine che ho di loro nella mia testa. Quella più simile a Cat che mi viene in mente potrebbe essere un misto tra Scarlett Johansson e Jessica Alba, mentre Bones, una via di mezzo tra James Franco e Orlando Bloom.
8. Come ti sei avvicinata all’urban fantasy? Com’è nata questa passione? E’ anche il genere che preferisci leggere come lettrice?
Di solito parto dai personaggi per creare le mie storie. Come ho già detto, fin dall’inizio sapevo che Cat sarebbe stata una mezza vampira e Bones un vampiro capo. Il loro mondo è stato quindi costruito intorno al presupposto che i vampiri possano esistere, con le altre creature che ho aggiunto per approfondire la trama di Cat e Bones. Per quanto riguarda i miei generi preferiti, direi che sono l’urban fantasy e il paranormal romance. A volte, è difficile capire la differenza tra i due, ma poiché li amo entrambi, non è una cosa negativa per me come lettrice.
9. Quello di Cat e Bones è un missile sparato dritto nelle galassie più profonde, caotiche e luminose, dal quale si vorrebbe non dovere mai scendere. Dacci buone notizie: hai in programma di farci rimanere molto in questo splendido universo? In Italia il 3° libro uscirà questo mese e molti tuoi fans si chiedono se i colleghi di Cat avranno più spazio nei prossimi libri e se ci saranno nuovi sviluppi sulla situazione familiare di Cat. Ci può dare qualche anticipazione di cosa succederà nei prossimi libri?
La serie di Cat e Bones sarà composta in totale da nove libri. Dopo di che, potrebbero apparire o meno come personaggi secondari negli spin-off che potrei scrivere in futuro. Non ne sono sicura al cento per cento perché devo ancora scrivere molti libri per arrivare fino a quel punto. Per quanto riguarda ciò che i lettori italiani possono aspettarsi dall’uscita del terzo libro, tanto per fare un esempio, avranno la soddisfazione di incontrare Vlad, che fa il suo debutto proprio in questo romanzo. E Cat si farà attirare ancora più in profondità nel mondo dei vampiri. Questo accadrà nel corso dei prossimi libri, durante i quali abbraccerà sempre di più la sua natura di vampiro. Accadranno altri eventi cruciali, per cui auguro ai miei lettori buon divertimento!
10. Hai in programma di venire in Italia prossimamente? Perché se decidessi di farlo saresti accolta calorosamente da tantissimi tuoi fan che non vedono l’ora di conoscere la scrittrice che ha dato vita al meraviglioso universo di Cat e Bones.
Mi piacerebbe visitare l’Italia, ma non ho in programma di farlo nel prossimo futuro. Scrivo in media due romanzi e un racconto ogni anno, e queste scadenze mi tengono molto occupata. Spero di poter viaggiare di più in futuro, e immagino che l’Italia sia un Paese molto bello. Forse un giorno riuscirò a venire!